Trieste, 18 mar - "Ã fondamentale costruire momenti di
incontro tra scienza, industria e giovani all'interno delle
iniziative legate al Big Science Business Forum. Il settore della
ricerca scientifica e tecnologica non può restare fuori dal
dialogo tra scuole e imprese, in particolar modo in una Regione
come la nostra in cui hanno sede i principali enti nazionali e
internazionali di ricerca che molti ragazzi, spesso per
disinformazione, vanno a cercare all'estero". Lo ha affermato l'assessore al Lavoro, formazione, istruzione,
ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen a margine
dell'evento didattico culturale "Scienza, industria e sviluppo
sostenibile" in programma oggi a Trieste e che anticipa il Forum
internazionale Big Science Business Forum (Bsbf) organizzato ai
primi di ottobre dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
"Studiare le materie scientifiche - sottolinea Rosolen - non
significa diventare per forza scienziati. Non si tratta di
diventare tutti matematici, fisici, ingegneri ma di acquisire
competenze di innovazione e scienza che ormai sono parte di
qualsiasi lavoro. Le istituzioni e l'industria hanno bisogno di
giovani preparati in grado di leggere la contemporaneità e
l'evoluzione della nostra società ".
"Economia verde, robotica e intelligenza artificiale stanno
trasformando il mondo del lavoro - ha ricordato l'assessore -. Emergeranno di certo nuove figure professionali che però dovranno
saper gestire con dimestichezza le tecnologie digitali e le
discipline Stem".
"Altrimenti - ha aggiunto - l'intelligenza artificiale potrebbe
arrivare a eseguire compiti e mansioni chiave, svolti oggi dagli
umani, portando a una riduzione della domanda di lavoro".
"Queste evoluzioni rischiamo inoltre di incidere sull'occupazione
femminile, alimentando disuguaglianze purtroppo già esistenti -
ha precisato l'esponente della Giunta Fedriga -. La forza lavoro
tecnologica continua infatti a essere guidata dagli uomini che
occupano anche la maggior parte dei ruoli tecnici e anche di
leadership".
"La qualità della partecipazione della popolazione femminile al
mondo del lavoro è ascrivibile anche alla bassa quota di diplomi
Its - fenomeno questo che riguarda anche i maschi - e di lauree
Stem tra le donne. Per questo - ha detto l'assessore - la Regione
eroga borse di studio per tutti gli iscritti ai corsi Its e
abbatte i costi di iscrizione per le studentesse". Sulla base dei dati dell'anno accademico 2021-22, gli studenti
iscritti alle università di Trieste e Udine, alla Sissa e ai
conservatori sono complessivamente 36.459. Le studentesse sono
20.137 (55%) e gli studenti 16.322 (45%). Se si guardano invece
le lauree Stem i maschi sono 6.537 e le femmine appena 2.469. Nelle Scienze umane e sociali troviamo poi 5.786 studenti e
11.005 studentesse, mentre in Scienza della vita abbiamo 3.999
maschi e 6.663 femmine. Analizzando infine il numero dei ricercatori e docenti degli enti
che compongono il Sistema scientifico e dell'innovazione del
Friuli Venezia Giulia (Sis Fvg) ci sono 2137 uomini (64%), 1222
donne (36%).
"Big Science Business Forum è una straordinaria opportunità per
mettere insieme le tante e prestigiose istituzioni scientifiche
presenti nella nostra regione. Un momento importante per
conoscere le strategiche relazioni fra business, alta tecnologia
e innovazione e aiutare anche i più giovani - ha concluso Rosolen
- a comprendere in quale direzione stia andando il nostro mondo". ARC/TOF/al
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