Incendi: Scoccimarro, tavolo transfrontaliero su ripristino del Carso

Sabato 1 Ottobre 2022
Video messaggio di Riccardi per ringraziare i volontari della Protezione civile Fvg Monfalcone, 1 ott - "Le modalità di ripristino dell'ambiente naturale del Carso dopo la devastazione degli incendi della scorsa estate saranno valutate e condivise da un tavolo tecnico multidisciplinare e transfrontaliero che metterà assieme esperti e amministratori del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia per condividere le migliori scelte possibili". È quanto ha annunciato l'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, che oggi ha portato il saluto della Regione Friuli Venezia Giulia all'evento "Il Carso siamo Noi" voluto dall'amministrazione comunale di Monfalcone per attribuire il giusto riconoscimento alle tante istituzioni e volontari che si sono prodigati nel contenimento degli incendi che dallo scorso 19 luglio hanno devastato il Carso. Sul palco del teatro comunale la cerimonia, condotta dal giornalista Roberto Covaz, si è aperta con le parole del sindaco Anna Maria Cisint e con il video messaggio del vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, del direttore centrale della Protezione civile regionale Amedeo Aristei e con la proiezione di un video che mostra i danni del fuoco e ricorda i numeri di quello che è considerato il più grave incendio boschivo della storia in quest'area. Nel suo video messaggio Riccardi, dopo aver ringraziato tutti i volontari della Protezione civile Fvg per il loro impegno, ha sottolineato come la struttura regionale in questi anni sia stata messa sotto pressione da una serie di eventi straordinari, come la tempesta Vaia, la pandemia, l'arrivo dei profughi di guerra dall'Ucraina e - la scorsa estate - dagli incendi, che si sono sviluppati sul territorio con un'intensità mai vista prima. Nell'occasione il vicegovernatore ha ricordato la coordinatrice della Protezione civile di Prepotto Elena Lo Duca, deceduta dopo essere stata travolta da un albero mentre prestava servizio per spegnere gli incendi nei boschi del cividalese. Sono 800 gli ettari di vegetazione mangiati dal fuoco, pari a mille campi da calcio, oltre 20mila le ore uomo messe a disposizione dai volontari della Protezione civile, affiancati dall'opera del Corpo Forestale Regionale, dei Vigili del Fuoco italiani e sloveni, dei piloti dei canadair, degli esperti dell'Arpa Fvg e dell'azienda sanitaria Asugi. "È un bel momento di confronto e riconoscimento a tutte le forze dell'ordine e della Protezione civile, che ha pagato anche con il sacrificio di una vita umana l'intervento straordinario che ha richiesto questa emergenza - ha detto Scoccimarro -; quanto è accaduto ci impone di rafforzare i servizi indispensabili non solo in caso di calamità ma anche di straordinaria tutela ambientale". Sul futuro del Carso l'assessore ha evidenziato che "ci sono scuole di pensiero diverse rispetto al ripristino ambientale: c'è chi vuole che la natura faccia il suo corso limitando l'intervento dell'uomo e chi è favorevole ad una piantumazione massiccia. Il tavolo tecnico servirà ad aprire un confronto e a rendere omogenei gli interventi sul fronte sloveno e su quello italiano, perché il Carso non conosce confini. Ciò che conta è che il nostro Carso diventi bello come prima e più tutelato, con strade di accesso sicure e ridotti rischi per la popolazione". L'assessore ha poi aggiunto che "si dovrà intervenire anche sulla messa in sicurezza della rete ferroviaria e dei nuclei abitativi, creando delle aree di sicurezza rispetto al limitare del bosco". Facendo del Carso un acronimo sono stati evidenziati i valori della cultura, dell'accessibilità, della riconoscenza, della sostenibilità e dell'opportunità a cui deve improntarsi l'opera transfrontaliera di tutela di questa area verde che non ha eguali in tutta Europa. Alla sua tutela si è rivolto anche l'appello di Tiziana Sandrinelli, presidente regionale del Fai, per sostenere la petizione nazionale finalizzata a far diventare il Carso un "luogo del cuore", con l'intento di raccogliere fondi per sostenere il suo ripristino naturalistico. ARC/SSA/gg
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