Farra d'Isonzo, 24 set - Un evento per richiamare idealmente
sentimenti di pace, anche rievocando i cupi timori di guerre
lontane attraverso il messaggio universale della musica, per
ricordare che il Friuli Venezia Giulia fu teatro delle aspre
battaglie della Grande Guerra, dopo la rotta di Caporetto. Battaglie che furono combattute per far prevalere la democrazia e
la libertà. Momenti ed episodi, quelli della Prima Guerra
mondiale, ripercorsi attraverso brani musicali di grande effetto
che ricordano l'impegno per il quale oggi ci stiamo battendo:
combattere e vincere una battaglia contro un nemico più silente
ma non meno cruento della guerra, come la pandemia. Anche questa
volta, la battaglia si potrà vincere grazie a uno spirito di
fratellanza, superando diffidenze e divisioni che sono latenti e
privilegiando la strategia più efficace e concreta. Sono questi, in sintesi, i concetti espressi dall'assessore
regionale al Patrimonio, intervenuto a portare il saluto della
Regione alla manifestazione che ha aperto idealmente le
celebrazioni per il centenario della traslazione della salma del
Milite ignoto: il concerto della Fanfara della Brigata di
Cavalleria 'Pozzuolo del Friuli' di Gorizia, che si è svolto alla
Tenuta Villanova di Farra d'Isonzo. La Fanfara si esibirà
nuovamente domenica ad Aquileia nel corso delle celebrazioni per
la commemorazione del Milite ignoto.
Il concerto si è tenuto non a caso in questi luoghi. A poche centinaia di metri, sul monte Fortin, erano infatti state realizzate nel 1918 alcune opere militari ultimate dopo la sesta battaglia dell'Isonzo. Le Gallerie cannoniere del monte Fortin non consentirono di sparare contro il nemico, perchè furono ultimate alla conclusione del conflitto, nel quale Farra d'Isonzo perse 50 suoi giovani che nella Prima Guerra mondiale combattevano nelle file dell'esercito austroungarico, in quanto Farra si trovava sulle terre dell'Impero.
Al concerto odierno della Fanfara della Brigata 'Pozzuolo', che si è esibita di recente anche davanti al Presidente della Repubblica, per rimarcare i sentimenti di pace e fratellanza fra i popoli spesso divisi da guerre lontane e figlie del tempo sono intervenuti i sindaci della cittadina ungherese di Zalalovo, e di quella austriaca di Oberaich, gemellate con Farra d'Isonzo. ARC/CM/ma
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il concerto si è tenuto non a caso in questi luoghi. A poche centinaia di metri, sul monte Fortin, erano infatti state realizzate nel 1918 alcune opere militari ultimate dopo la sesta battaglia dell'Isonzo. Le Gallerie cannoniere del monte Fortin non consentirono di sparare contro il nemico, perchè furono ultimate alla conclusione del conflitto, nel quale Farra d'Isonzo perse 50 suoi giovani che nella Prima Guerra mondiale combattevano nelle file dell'esercito austroungarico, in quanto Farra si trovava sulle terre dell'Impero.
Al concerto odierno della Fanfara della Brigata 'Pozzuolo', che si è esibita di recente anche davanti al Presidente della Repubblica, per rimarcare i sentimenti di pace e fratellanza fra i popoli spesso divisi da guerre lontane e figlie del tempo sono intervenuti i sindaci della cittadina ungherese di Zalalovo, e di quella austriaca di Oberaich, gemellate con Farra d'Isonzo. ARC/CM/ma