Udine, 20 set - La Regione considera un onore, oltre che un
impegno morale, civile e istituzionale, ricordare le vittime di
un fronte lontano e atroce, caduti e dispersi della tragica
Campagna di Russia che hanno affrontato un destino sventurato. E' quanto è stato sottolineato nel corso dell'annuale cerimonia
in ricordo dei caduti e dei dispersi al fronte orientale,
organizzata dall'Unione nazionale italiana reduci di Russia, di
concerto con il Commissariato generale per le onoranze ai caduti
al santuario di Cargnacco, a Pozzuolo del Friuli.
Il Sacrario di Cargnacco, nella cui cripta riposano le spoglie di circa mille soldati, identificati o "noti ma non identificati", tenacemente voluto da monsignor Carlo Caneva, Medaglia d'Argento al Valor Militare e da tutti i reduci di Russia, ricorda dal 1955 tutti i Caduti in terra di Russia.
Ricordare non basta - è stato ribadito - ma bisogna attualizzare gli insegnamenti nella concretezza di tutti i giorni testimoniando il valore della risoluzione pacifica di ogni conflitto per non ricadere nell'incubo che tutto inghiotte. ARC/EP
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il Sacrario di Cargnacco, nella cui cripta riposano le spoglie di circa mille soldati, identificati o "noti ma non identificati", tenacemente voluto da monsignor Carlo Caneva, Medaglia d'Argento al Valor Militare e da tutti i reduci di Russia, ricorda dal 1955 tutti i Caduti in terra di Russia.
Ricordare non basta - è stato ribadito - ma bisogna attualizzare gli insegnamenti nella concretezza di tutti i giorni testimoniando il valore della risoluzione pacifica di ogni conflitto per non ricadere nell'incubo che tutto inghiotte. ARC/EP