Via libera dell’Europa al piano “case green”

Il Parlamento Europeo ha concretizzato un percorso iniziato tempo fa: 370 i voti favorevoli in aula, 199 i contrari, 46 le astensioni. Gli edifici di autorità pubbliche (di proprietà oppure di occupazione) dovranno essere a emissioni zero già a partire dal 2028

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Lunedì 22 Aprile 2024
Via libera dell’Europa al piano “case green”

Il Parlamento Europeo ha dato il via libera a Strasburgo alla direttiva sulla prestazione energetica degli edifici, (nota anche come direttiva sulle case green), con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astensioni. Lo scopo di questa direttiva è la riduzione progressiva delle emissioni di gas serra e dei consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030, con la finalità del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. La normativa impone che tutti gli edifici di nuova costruzione debbano essere a emissioni zero, a partire dal 2030, mentre gli edifici nuovi occupati o di proprietà di autorità pubbliche dovranno essere a emissioni zero già a partire dal 2028. Per quanto riguarda gli edifici residenziali, i Paesi membri dovranno adottare delle misure in merito per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030, rispetto al 2020, e di almeno il 20-22% entro il 2035, sempre rispetto al 2020. Gli Stati membri dovranno inoltre ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali che presentano le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26% entro il 2033: i Paesi dovranno introdurre requisiti minimi di prestazione energetica. A partire dal 2025 sarà anche vietata la concessione di sovvenzioni alle caldaie autonome a combustibili fossili. Saranno ancora possibili incentivi finanziari per i sistemi di riscaldamento che usano una quantità significativa di energia rinnovabile, come quelli che combinano una caldaia con un impianto solare termico o una pompa di calore: questa norma non si applica agli edifici agricoli e agli edifici storici, eccezione non da poco per l’Italia.

In aumento gli acquisti mirati

Aumentano le compravendite di immobili energeticamente più efficienti nel 2023. In generale, nonostante il calo generale delle compravendite residenziali, sono cresciuti gli acquisti per investimento, finalizzati ad una rendita da locazione, a dimostrazione di come la casa si confermi in assoluto l’investimento immobiliare più ricercato e sicuro a tutela dei risparmi delle famiglie italiane, pesantemente colpiti dall’inflazione. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale FIAIP, elaborati per l’undicesimo anno consecutivo, con ENEA ed I-Com (Istituto per la Competitività), in riferimento all’andamento del mercato immobiliare dello scorso anno e delle previsioni per il 2024.

Il Report, presentato a Milano presso la sede del Banco BPM, evidenzia per il terzo anno consecutivo la crescita della percentuale di vendite di immobili ristrutturati con elevate prestazioni energetiche, che è arrivata a sfiorare il 38% del totale per questa classe di edifici. Il 62% degli acquirenti (era il 54% nel 2022) ha consapevolezza dell’importanza dell’efficienza energetica.

Ultimo aggiornamento: 11:48

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