Il liceo classico-scientifico "Giordano Bruno" di Mestre, in provincia di Venezia, ha deciso di sperimentare in due classi il "quadrimestre senza voti", per abbassare il livello d'ansia e stress degli studenti legato alle prove scritte e orali.
Gli alunni continueranno a sostenere le consuete prove di verifica stabilite dagli insegnanti ma al termine non ci sarà più la classica valutazione numerica: verra sostituita, come riporta il Corriere del Veneto, da un report scritto in verde sui «risultati raggiunti», con la voce «preparazione da migliorare» contenente i dettagli specifici dei punti dolenti.
La proposta è stata discussa con i genitori e il consiglio di classe e continuerà fino alla fine del quadrimestre: il voto numerico sarà inserito soltanto nella pagella finale. «Ci pensavo da un pò ad attivare una sperimentazione di questo tipo - spiega la dirigente scolastica Michela Michieletto - ora abbiamo trovato l'occasione.
Così l'istituto veneto tenterà di risolvere il problema legato al disagio degli alunni. Una soluzione che, nel recente passato, è già stata sperimentata da diversi altre scuole in Italia e all'estero.
«Di base va chiarita una cosa - sottolinea Michieletto - tra i ragazzi c'è un problema d' ansia importante e sempre più evidente. Noi ci stiamo lavorando. Stiamo cercando di trovare soluzioni. Non possiamo rimanere sordi di fronte al loro disagio».
Abolizione voto a scuola: a che punto siamo
Il dibattito sull'abolizione del voto numerico a scuola è tornato prepotentemente sui tavoli di viale di Trastevere già dal 2020. Alla fine di quell'anno, il Ministero dell'Istruzione aveva reso noto l'introduzione di un'ordinanza che metteva fine all'epoca dei voti numerici nelle scuole primarie.
Questi erano già stati aboliti nel 1977 e reintrodotti poi dalla ministra Maria Stella Gelmini nel 2008, nonostante il parere contrario di molte associazioni di docenti e pedagogisti.
Per quanto riguarda scuole medie e superiori, la questione è ancora aperta e alcune scuole, in Italia come all'estero, hanno avviato esperimenti simili a quello del Giordano Bruno di Mestre. Al momento, almeno nel nostro Paese, non c'è nessun progetto di legge sul tavolo del governo che prevede l'abolizione del voto numerico nelle scuole medie e superiori, dunque la cosa rimane sotto regolazione dei singoli istituti.