Zona rossa e scuole, chiusi anche asili nido e materne: ecco cosa prevede l'ultimo Dpcm

Venerdì 12 Marzo 2021 di Lorena Loiacono
Zona rossa e scuole, chiusi anche asili nido e materne: ecco cosa prevede l'ultimo Dpcm

Devono restare chiuse tutte le aule, in zona rossa. Anche gli spazi degli asili nido. Il dilemma che sta dilagando tra le famiglie in queste ore punta proprio sul ritorno della didattica a distanza al 100%: non solo per le scuole superiori, come è stato fino ad oggi, ma anche per gli alunni più piccoli. Una delle maggiori novità introdotte con l'ultimo Dpcm, quello del 2 marzo scorso, riguarda proprio la chiusura delle lezioni in presenza: la “vecchia” zona rossa, quella avviata nello scorso autunno, chiudeva le classi dalla seconda media all'ultimo anno delle superiori.

Solo per questi studenti, quindi, le lezioni andavano avanti online. Tutti gli altri restavano in presenza: scuole materne, elementari e classi prime delle medie.

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Le ultime disposizioni

Ora però l'allerta è cambiata: la terza ondata deve essere ridimensionata quanto prima e la presenza delle varianti, in grado di diffondersi più velocemente tra i più giovani, fa paura. E così nella zona rossa vengono chiuse tutte le scuole. Come previsto dall'articolo 43 del Dpcm del 2 marzo, infatti, “sono sospese le attività dei servizi educativi dell'infanzia e le attività scolastiche e didattiche di ogni ordine e grado”. Nella spiegazione del Dpcm del 2 marzo, fornita dalle pagine del sito www.governo.it, nel paragrafo relativo a cosa si può o non si può fare in zona rossa si legge: “Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

Le scuole dell'infanzia

Ma che cosa si intende per scuole dell'infanzia? Le materne comunali e statali o anche i nidi, gestiti e regolamentati dai singoli enti locali? Per individuare quali siano nella pratica i servizi educativi dell'infanzia, il Dpcm rimanda all'articolo 2 del decreto legislativo del 13 aprile del 2017, n.65, in cui si legge che i servizi educativi per l'infanzia sono articolati in nidi e micronidi che accolgono le bambine e i bambini tra tre e trentasei mesi di età, nelle sezioni primavera che accolgono bambine e bambini tra ventiquattro e trentasei mesi di eta', nella scuola dell'infanzia per i bambini di età compresa tra i tre e si sei anni di età. Quindi nelle zone rosse tutti i bambini dovranno restare a casa. E la didattica a distanza ovviamente non riuscirà a sostenere lo sviluppo dei piccoli negli asili.

 

Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 01:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA