Le due telefonate
«Sono stato portato a Belluno in ambulanza, e lì ho avuto la fortuna di trovare il primario di Cardiologia, Alessandro de Leo che ha subito capito che la mia era una dissezione dell'aorta. Mi ha detto due cose, che ricorderò sempre. La prima: dobbiamo farle un'operazione salvavita. La seconda: può andare male. Ho potuto fare due telefonate. Ho chiamato mia figlia maggiore e Tiziana, con cui sto da due anni, cercando di rassicurarla, mentre lei cercava di rassicurare me. Mi hanno portato con l'elicottero a Treviso».