Vittorio Emanuele Parsi: «Sono quasi morto, ero nell'Ade e ho visto le anime. Mi ha salvato il volto di Tiziana»

Venerdì 16 Febbraio 2024, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:48

Le due telefonate

«Sono stato portato a Belluno in ambulanza, e lì ho avuto la fortuna di trovare il primario di Cardiologia, Alessandro de Leo che ha subito capito che la mia era una dissezione dell'aorta. Mi ha detto due cose, che ricorderò sempre. La prima: dobbiamo farle un'operazione salvavita. La seconda: può andare male. Ho potuto fare due telefonate. Ho chiamato mia figlia maggiore e Tiziana, con cui sto da due anni, cercando di rassicurarla, mentre lei cercava di rassicurare me. Mi hanno portato con l'elicottero a Treviso».


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