Terremoto Puglia, l'Ingv: «Nuove scosse in arrivo». Dallo tsunami allo spostamento della catena appenninica, i rischi e le condizioni

Venerdì 23 Febbraio 2024, 13:29 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 19:28

Cosa è successo

Un altro terremoto ha fatto tremare stamattina l'Italia. Da Bari a Brindisi, sono molte le località che hanno avverito la scossa di magnitudo 4.7 che ha colpito la costa adriatica alle 10.23 di stamattina. Localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma, il terremoto è avvenuto precisamente nella zona del Mare Adriatico Meridionale, con coordinate geografiche latitudine 41.9120, e longitudine 17.5940 ad una profondità di 18 chilometri. Un sisma che però non allarma l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il suo presidente, Carlo Doglioni, che abbiamo intervistato dopo la scossa.​

Un terremoto lieve, nell'ordine naturale delle cose, come ne avvengono ogni anno nel nostro Paese. Un sisma che ricorda quello del 27 marzo 2021, quando alle 14:47 venne registrato un terremoto di magnitudo Ml 5.6 nel Mar Adriatico, a circa 80-90 km dalle coste della Puglia garganica e dalle Isole Tremiti e una trentina di chilometri dall’isola croata di Lastovo. Come la scossa di tre anni fa, anche quella di oggi deriva da un avvicinamento della Catena Dinarica (che si sposta verso ovest) a quella Appenninica (che si sposta verso est), ogni anno sempre meno distanti di qualche millimetro.

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