PONTE SAN NICOLÒ (PADOVA) - Una mancata precedenza a un incrocio ha scatenato la rabbia di una guardia giurata. Prima l’inseguimento del “colpevole” al volante di un furgone e poi due colpi di pistola sparati in tangenziale. La scena da far west è andata in onda mercoledì mattina (19 febbraio), intorno alle 6 a Ponte San Nicolò in direzione di Albignasego.
I fatti
Da una prima ricostruzione all'altezza di via Marconi il vigilante in auto e l’autista del furgone hanno iniziato a litigare per una mancata precedenza. Sono volate minacce e offese, soprattutto da parte della guardia giurata, sicura di essere la vittima di quella ingiustizia stradale. La situazione si è fatta molto tesa, anche perchè il vigilante non è sembrato accontentarsi delle scuse dell'autista. Anzi, è diventato piuttosto violento con un unico obiettivo in testa: farsi giustizia da solo.
Il conducente del furgone ha intuito il pericolo e ha premuto sull’acceleratore per allontanarsi il più in fretta possibile da quell’incrocio. Ma la guardia giurata, con tanto di pistola alla fondina, è risalita in auto e ha iniziato a inseguire il suo rivale. I due mezzi si sono incrociati più volte con il rischio di finire fuori strada. Sorpassi e controsorpassi nei quali l'autista del furgone ha temuto il peggio. La vittima, rendendosi conto che l'aggressore non ne voleva sapere di mollare la presa, ha deciso di entrare in tangenziale in direzione Albignasego con la speranza di seminarlo. Il vigilante, un cinquantenne residente a Ponte San Nicolò, per diverse chilometri è rimasto alle calcagna del furgone.
I due veicoli si sono a turno superati con l'autista sotto choc e in preda al terrore. Quando la guardia giurata ha capito che era impossibile bloccare l’uomo del furgone e risolvere il contenzioso, ha estratto dalla fondina la pistola d'ordinanza e ha esploso un paio di colpi. Non voleva uccidere, evidentemente, ma sfogare la sua rabbia per quanto era accaduto. Poi, forse rendendosi conto della gravità del gesto, ha desistito dall'inseguimento.