PADOVA - L'aria in città è troppo inquinata e vanno introdotti limiti più stringenti per quel che riguarda l'inquinamento atmosferico. È della settimana scorsa la notizia secondo cui, in 2 anni, le emissioni di gas serra in città sono diminuite di quasi l'11 per cento. L'inquinamento legato alle auto, invece, dal 2005, è calato di oltre il 30 per cento.
Il report
Il terzo rapporto di monitoraggio del Paesc (Piano d'azione per l'energia sostenibile ed il clima), recentemente redatto e presentato in commissione Ambiente, ultimi dati disponibili, riferiti al 2023, registra, infatti un -39 per cento delle emissioni climalteranti rispetto all'anno di riferimento del 2005 ma, soprattutto, un -10,8% rispetto al 2021.
Nonostante questo, però, l'associazione italiana "Medici per l'Ambiente", Isde Italia, ha segnalato al sindaco Sergio Giordani che nei primi 4 mesi del 2025 a Padova le polveri fini pm10 e soprattutto le polveri ultra fini pm 2,5 hanno già superato i limiti previsti dalla normativa dell'Unione Europea (che è cosa diversa dalla normativa nazionale) per l'intero anno. Numeri alla mano, l'associazione ha spiegato che, per quel che riguarda i pm 10 il limite massimo è di 45 microgrammi per metro cubo d'aria e che la normativa europea prevede al massimo 35 sforamenti all'anno.
Gli sforamenti
Ad oggi la centralina della Mandria di sforamenti ne ha già registrati 24, ma il dato preoccupante è che si è arrivati a toccare concentrazioni di polveri sottili fino a 132 microgrammi al metro cubo.
Preoccupante è anche la situazione legata al pm 25 (le polveri più sottili e insidiose). In questo caso la direttiva europea prevede un massimo di 18 sforamenti all'anno. A Padova, invece si è toccata quota 81. «Non ha più senso utilizzare i limiti attuali che sono troppo alti e che vengono più che dimezzati da Oms e direttiva europea hanno spiegato ieri i medici per l'ambiente - .Dobbiamo confrontarci con i nuovi limiti, perché è lì che dobbiamo arrivare se vogliamo tutelare la salute. L'inquinamento atmosferico causa morti premature, malattie respiratorie e cardiache ed altre malattie, disabilità e sofferenze che sono evitabili. È dimostrato che esiste una proporzionalità diretta fra livelli di inquinamento e danni alla salute».
La quarta linea
«Apprendiamo che a Padova le emissioni di gas climaiteranti, si sono ridotte dal 2005 al 2023 e che, secondo l'assessore Ragona, siamo sulla buona strada verso l'obiettivo della neutralità climatica nel 2030 hanno aggiunto - .Invitiamo però alla cautela, dato che per esempio di tutte le emissioni di Co2 dell'inceneritore vengono considerate solo quelle derivanti dalla combustione dei rifiuti di Padova, pari a 46.000 tonnellate all'anno nel 2023, contro le 207.000 circa prodotte, che peraltro aumenteranno a circa 292.000 con la quarta linea. Negativo è anche l'aumento delle emissioni da traffico privato negli ultimi 2 anni».
«All'amministrazione ricordiamo che le azioni di riduzione delle emissioni climalteranti vanno di pari passo con le azioni di riduzione dell'inquinamento atmosferico -hanno concluso queste sono, per esempio, iniziative a favore della mobilità sostenibile come lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto pubblico, della mobilità ciclabile e pedonale, della mobilità condivisa; la limitazione della mobilità privata più inquinante, l' estensione delle zone 30 e delle strade scolastiche, azioni rivolte a ridurre le fonti di emissioni di polveri sottili come l'inceneritore di San Lazzaro ed i riscaldamenti domestici. Ma devono essere azioni concrete e non più rinviabili, supportate da una reale volontà di cambiamento».