I furbetti del soccorso in montagna. Chiamano l'elicottero ma poi usano un trucco per non pagare

Domenica 20 Agosto 2023, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 12:31

I FURBETTI CHE NON PAGANO: ECO IL TRUCCO


Ma ormai sempre meno pagano il servizio e recuperare i crediti diventa un'impresa impossibile per Ulss e Regione. E poi crescono i furbetti: chi si rivolge al Pronto soccorso dopo il trasporto in elicottero in cui aveva dichiarato di essere illeso e di non avere nessun tipo di conseguenza. Una carta che queste persone poi si giocano all'arrivo della "parcella" per il servizio in elicottero: tanti i ricorsi basati proprio su questo. La Regione rispondendo a una interrogazione del consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni, aveva spiegato che «per il recupero delle insolvenze nei confronti dei cittadini italiani è stato mandato un sollecito e in caso di mancato pagamento, la riscossione sarà affidata a una società di recupero crediti individuata con apposita gara». Per gli stranieri invece «è stato inviato sollecito con raccomandata A/R per l'estero e in caso di mancato pagamento si valuteranno tutte le possibili opzioni per il recupero del dovuto compatibilmente con i costi che tale procedura comporta». «Ammontano a 404mila euro - aveva fatto sapere il consigliere Zanoni - i mancati introiti registrati nel triennio 2020-2022, derivanti dal pagamento degli interventi di soccorso nelle montagne venete da parte di chi viene salvato. Un buco pari al 30% del fatturato totale e che vede insolventi tanto i cittadini italiani (per oltre 141mila euro) quanto quelli esteri (per quasi 263mila euro). Un problema che va urgentemente risolto».


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