Pronto soccorso, il Veneto cerca 145 medici: anche fra i “gettonisti” e i precari

Martedì 9 Maggio 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 10:48

LA VALORIZZAZIONE


Non sarà comunque facile, considerata la disaffezione dei sanitari per le condizioni praticate dal pubblico, come risulta dalle periodiche indagini promosse dai sindacati. Ultima in ordine di tempo quella della Fadoi, secondo cui il 50% dei medici e degli infermieri che lavorano nei reparti di Medicina interna, presenta uno stato di “burnout”, cioè di esaurimento professionale. «La valorizzazione del personale sanitario – ha commentato ieri il ministro Orazio Schillaci – è un tema che ho riportato al centro dell’agenda politica del Governo da subito. Le misure inserite nel cosiddetto decreto Bollette costituiscono un primo passo in questa direzione ed altri ne compiremo nel corso della legislatura. Ma l’impegno è quello di riuscire a far sì che tutto il nostro personale sanitario si senta gratificato nella sua professionalità, che nessun medico, infermiere, operatore sociosanitario si senta sopraffatto dallo stress». Per questo, ha aggiunto il titolare della Salute, «oltre alla valorizzazione economica, occorre rendere più attrattivo il Servizio sanitario nazionale intervenendo sulla riorganizzazione dei modelli, lavorando a una maggiore appropriatezza prescrittiva e a un miglior utilizzo dei posti letto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA