Elezioni Quirinale, come si vota il presidente della Repubblica: la guida

Martedì 4 Gennaio 2022, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 16:55

I quorum e i Grandi elettori

Questa volta saranno ancora 1.008 o 1.009: 630 deputati, 321 senatori (inclusi quelli a vita) e 58 delegati regionali. Al momento però il numero è fermo a 1.007 perché resta in sospeso un senatore (Fabio Porta del Pd che dovrebbe prendere il posto di Adriano Cario del Maie) e quello lasciato vacante tra i deputati di Gualtieri, ora sindaco di Roma. Il 16 gennaio, otto giorni prima della convocazione di Fico, arriverà l'ultimo tassello.

Il voto è segreto e per essere eletto il nuovo presidente ha bisogno di una maggioranza qualificata dei due terzi dell'assemblea. Se questa maggioranza non viene raggiunta, si procede con un'ulteriore votazione. Se dopo i primi tre scrutini non si riesce ad eleggere un candidato, a quel punto nella quarta diventa sufficienta la maggioranza assoluta (la metà più uno dei votanti).

Sulla base del 1.007 Grandi elettori la maggioranza di due terzi sarebbe di 672 voti, dal quarto scrutinio ne basterebbero 504. La seduta comune non ha tempistiche certe: la base di partenza è un tempo di circa 4 ore e mezza per ogni scrutinio. Ed è considerata unica anche se viene cadenzata in più giorni. Quindi in caso di 1.007 Grandi elettori la maggioranza di due terzi sarebbe di 672, di 673 con 1.008 e di 673 con 1.009. Quella assoluta, invece, di 504 con 1.007, di 505 con 1.008 e ancora di 505 con 1.009 Grandi elettori.

La procedura

I primi a votare saranno i senatori, poi i deputati e infine i delegati regionali. Entreranno nelle cabine (chiamate «catafalchi») che sono sotto il bancone della presidenza e scriveranno il nome del candidato nella scheda che verrà consegnata dal commesso. Una volta uscito dalla cabina, depositerà la scheda nell'urna in vimini, la celebre «insalatiera» davanti alla quale sarà presente un segretario di presidenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA