TREVISO - «Noi vi vogliamo bene: restate a lavorare nella provincia di Treviso». Francesco Benazzi, direttore dell’Usl della Marca, non ha rinunciato a una battuta durante l’incontro con gli studenti che si stanno per laureare nei vari corsi delle professioni sanitarie a Treviso. Come tutte le battute, però, c’è un fondo di verità. E in questo caso anche di più. Negli ospedali pubblici dell’Usl mancano infatti non solo cento medici ma anche altri 140 professionisti tra infermieri, tecnici di laboratorio, ostetriche e così via. A fronte di questo, i 229 giovani che entro fine novembre potranno mettersi in testa la corona d’alloro rappresentano una vera e proprio boccata di ossigeno. Nello specifico è attesa la laurea di 120 nuovi infermieri, 35 igienisti dentali, 34 assistenti sanitari, 20 ostetriche, 9 tecnici audioprotesici e 11 tecnici di radiologia medica per immagini e radioterapia.