Assedio Marghera, spaccio di droga e buchi fin dentro la chiesa. Il parroco: «Stagnole anche all'interno di Sant’Antonio e negli spazi degli scout»

Giovedì 18 Gennaio 2024, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 19:03

L'APPELLO

All’entrata della chiesa principale di Marghera bivaccano due senza dimora. A lato, davanti all’ingresso degli spazi riservati agli scout e ai ragazzi, un paio di ragazzi di preparano la dose mattutina, perché sono appena le 10.30, acquistata dagli spacciatori nigeriani che presidiano l’altro lato della strada. Dietro alla chiesa, sul perimetro del teatro parrocchiale, un terreno chiuso malamente con una griglia metallica, è letteralmente ricoperto di involucri in cellophane di siringhe, e relativi tappi. Ci si cammina sopra, come un tappeto di morte, e ogni tanto se ne trova una. Don Mauro, insieme ai rappresentanti di varie associazioni del quartiere, ha scritto una lettera indirizzata al sindaco Luigi Brugnaro e agli assessori alla Sicurezza e alla Coesione sociale, Elisabetta Pesce e Simone Venturini, per chiedere un incontro con all’ordine del giorno il degrado di Marghera. «Ci siamo già incontrati - riprende Haglich - e ci hanno promesso due tipi di azione: una sul fronte della sicurezza, con una maggiore presenza degli agenti della polizia locale negli orari in cui si svolgono le attività di bambini e ragazzi in patronato, e l’altra sotto l’aspetto sociale, mandando più operatori in strada per contattare gli assuntori di sostanze come i senza dimora, cercando di compiere anche un’azione “educativa” nei loro confronti».

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