Ilaria Salis, il «piano Zaki» per riportarla in Italia: espulsione dall'Ungheria dopo la condanna

Giovedì 1 Febbraio 2024, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 16:59

I passaggi

Ma, in attesa di ottenere risultati concreti dopo i canali attivati dalla Farnesina, sul fronte delle leggi bisognerà invece procedere per gradi: i giudici ungheresi - motivando la loro decisione per il «pericolo di fuga» - hanno già respinto in tre occasioni (a giugno, settembre e novembre scorso) le richieste per il trasferimento di Ilaria Salis ai domiciliari in Italia, avanzate dagli avvocati della 39enne. E in assenza di una condanna definitiva, «nessuna convenzione internazionale o altro strumento consente l'esecuzione nel Paese di origine delle misure cautelari di tipo carcerario», ribadisce il sottosegretario Andrea Ostellari in commissione Giustizia: per questo la richiesta potrebbe essere rivalutata solo a seguito di una preventiva applicazione dei domiciliari in Ungheria, su decisione dei giudici. «Non appena la misura cautelare dovesse essere sostituita con un'altra meno afflittiva - spiega il sottosegretario - ci si attiverà per il riconoscimento e l'esecuzione in Italia».

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