Ilaria Salis, il «piano Zaki» per riportarla in Italia: espulsione dall'Ungheria dopo la condanna

Giovedì 1 Febbraio 2024, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 16:59

Strasburgo

Intanto il Guardasigilli Nordio ha incontrato in queste ore il collegio del Garante nazionale dei detenuti, che effettuerà una segnalazione anche al comitato per la prevenzione della tortura presso il Consiglio d'Europa. Il caso arriverà lunedì pomeriggi anche a Strasburgo, dove alla plenaria dell'Eurocamera si dovrebbe tenere un dibattito. La vicenda ha avuto un'eco all'interno dello stesso istituto dove è detenuta l'insegnante milanese, accusata dai giudici di aver aggredito due militanti di estrema destra. «Le compagne di cella la chiamano Giovanna d'Arco, probabilmente perché è riuscita a ottenere delle cose che loro non erano in grado di ottenere», dice il papà Roberto Salis, per il quale «qualche buon segnale sta arrivando anche dal carcere dove le sue condizioni sono migliorate». «L'ambasciatore italiano, ci ha inoltre riferito dell'incontro con il ministro ungherese della Giustizia. E credo - conclude il papà di Ilaria - che tutti si stiano muovendo nella giusta direzione».

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