Padova. Voleva far saltare la casa della ex con dentro lei e il figlio e poi uccidersi: il piano nel testamento

Venerdì 16 Febbraio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 17:00

L’ARRESTO

L’idraulico, già sofferente sotto casa della ex moglie quando è stato colto da un malore durante il suo primo tentativo di sabotaggio, rientrando verso il suo appartamento ha accusato un secondo mancamento. Così ha deciso di chiamare il Suem 118 e un’ambulanza lo ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale civile. Prima di dare il via al suo progetto di sterminio della famiglia ha infatti assunto diversi psicofarmaci. I carabinieri lo hanno così trovato al pronto soccorso e gli hanno stretto le manette ai polsi.
Difeso dai legali Mirko Menegante e Francesco Bessega del foro di Padova, si è presentato davanti al Gip Laura Alcaro per l’interrogatorio di garanzia. Il 49enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice non ha convalidato l’arresto, ma ha disposto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Poi, in un secondo momento, vista la mancanza dell’apparecchio di controllo, ha deciso per la custodia cautelare in carcere.

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