Resana, Elisabetta Caon uccisa da un'ischemia cardiaca: «Nessun sintomo, nessuna avvisaglia». Famiglia sotto choc

Domenica 30 Luglio 2023, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 10:10
Elisabetta Caon
di Valeria Lipparini
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RESANA (TREVISO) - «Una tragedia che ci ha lasciato senza fiato. Senza voglia di reagire. Perché lei era il nostro sole e l'aria per la sua famiglia. Bravissima ragazza, un brillante avvenire, un ragazzo che l'amava. E, soprattutto, non era ammalata. Nessun sintomo, nessuna avvisaglia del male che l'ha portata via in Grecia, dove si trovava in vacanza con il ragazzo». A parlare è Sergio Stocco, lo zio di Elisabetta Caon, 29enne di Resana, morta lunedì scorso nel Peloponneso, dove si trovava in viaggio con il fidanzato Yiannis. Lei, ricercatrice universitaria, è stata colta da un'ischemia cardiaca. A nulla è valsa la corsa in ambulanza verso l'ospedale a Sparta, dopo un primo intervento in un centro di soccorso. «Era al mare e il primo ospedale si trova a un'ora di distanza. È stata medicata in una clinica vicino al mare, poi trasferita in ospedale in ambulanza. Ma non ha fatto in tempo. La mia Elisabetta non ce l'ha fatta». I genitori e il fratello 24enne Alberto, che si sta laureando in ingegneria, sono volati in Grecia martedì mattina e sono rientrati ieri sera, insieme alla salma. Il funerale sarà celebrato probabilmente mercoledì, in chiesa a Resana.

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