Campi Flegrei, scoperta sorgente deformativa sotto la caldera. «Spiega bradisismo e sismicità»

Mercoledì 8 Novembre 2023, 20:25 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 10:43

La caldera dei Campi Flegrei

La caldera dei Campi Flegrei, a ovest della città di Napoli, è una delle aree vulcaniche più popolate al mondo. Si ritiene che in questa zona l'attività vulcanica sia presente da almeno 47 mila anni. I due principali episodi eruttivi, che hanno dato forma al golfo di Pozzuoli così come lo conosciamo oggi, si sono verificati circa 39 mila e 15 mila anni fa, mentre l'ultima eruzione è avvenuta nel 1538. A partire dalla metà del secolo scorso la caldera ha poi subito diversi episodi di sollevamento e abbassamento del suolo, noti con il nome di «bradisismo». Negli ultimi decenni ci sono state due importanti fasi di sollevamento del suolo: tra il 1969 e il 1972 e tra il 1982 e il 1984. Durante quest'ultima crisi bradisismica, il sollevamento massimo del suolo - misurato a Pozzuoli - fu di quasi 1,8 metri, e fu accompagnato da più di 16 mila terremoti di bassa magnitudo.

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