Caldo, allerta in Europa: 45 gradi in Italia e 39 in Croazia. Due morti in Lombardia, ecco le raccomandazioni da osservare

Mercoledì 12 Luglio 2023, 14:13 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 09:54

Italia al primo posto per le morti per il caldo nel 2022

L'estate 2022 è stata la stagione più calda registrata in Europa negli ultimi decenni. Lo studio appena pubblicato dall'Istituto di Salute Globale di Barcellona su Nature Medicine stima in 61.672 le morti premature dovute all'ondata di calore dell'estate 2022 in 35 Paesi Europei, con l' Italia al primo posto (18.010 decessi). A spiegare i motivi di quanto riscontrato dai ricercatori spagnoli sono gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima): «più del 60% dei 61.000 decessi dovuti al caldo estremo registrati si sono verificati oltre gli 80 anni di età e l' Italia è il paese che in Europa vanta non solo la più elevata percentuale di grandi anziani (il 6,5% degli italiani ha più di 80 anni), ma anche il più alto numero di ultra-ottantenni: 3 milioni e mezzo di persone».

«Il cambiamento climatico aumenta la frequenza e l'intensità delle ondate di calore ed il ristagno dell'aria, con conseguenti ripercussioni in termini di aumento non solo dei livelli dell'ozono, e quindi dello smog fotochimico, ma anche dei livelli di particolato atmosferico. - spiega Alessandro Miani, presidente Sima - Solo in Italia l'Agenzia Europea per l'Ambiente stima 66.000 morti premature l'anno dovute alle polveri sottili e ai biossidi di azoto. Inoltre, le temperature più elevate e la mancanza di precipitazioni che caratterizzano i sempre più lunghi periodi siccitosi determinano un aumento del rischio di incendi, che sono a loro volta una delle principali sorgenti del particolato atmosferico. Ci sono poi le tempeste di polveri, che portano nel Mediterraneo grandi quantità di particolato atmosferico e che aumentano d'intensità e frequenza all'aumentare dell'inaridimento del suolo e dell'abbassamento della falda acquifera causato dal riscaldamento globale e dall'incontrollato emungimento per attività umane».

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