Ottime notizie dal vaccino Pfizer: uno studio sui dati, provenienti da Israele, suggerisce che il loro vaccino Covid-19 è efficace al 94% nel prevenire le infezioni asintomatiche, il che significa che il vaccino potrebbe ridurre significativamente la trasmissione.
Pfizer's Covid-19 vaccine cuts transmission of the coronavirus, new real-world study shows. https://t.co/9HWP4hCULZ
— NBC News (@NBCNews) March 12, 2021
L'analisi mostra anche le prove dell'efficacia del vaccino contro una variante altamente infettiva del Covid-19 scoperta per la prima volta in Gran Bretagna, nota come B.1.1.7. Più dell'80% dei campioni testati quando l'analisi è stata condotta erano di variante B.1.1.7. C'era solo un numero limitato di infezioni in Israele causate dalla cosiddetta variante sudafricana - nota come B.1.351 - quindi non sono stati in grado di valutare l'efficacia del vaccino contro questa variante.
Israele è leader mondiale nel lancio della vaccinazione, in parte grazie a un accordo per condividere i dati con Pfizer e BioNTech. A partire da mercoledì, circa il 55% dei suoi 9 milioni di abitanti aveva ricevuto almeno una dose Pfizer, secondo i dati del Ministero della Salute, e il 43% ha ricevuto entrambe le dosi.
Secondo l'analisi, gli individui non vaccinati avevano 44 volte più probabilità di sviluppare Covid-19 sintomatico e 29 volte più probabilità di morire per Covid-19 rispetto a coloro che avevano ricevuto il vaccino. I dati, raccolti tra il 17 gennaio e il 6 marzo, non sono ancora stati sottoposti a “peer review”. Il ministero della Salute israeliano aveva precedentemente scoperto che il vaccino Pfizer sviluppato con la tedesca BioNTech riduce l'infezione, anche nei casi asintomatici, dell'89,4% e nei casi sintomatici del 93,7%.
Vaccini, il piano Draghi: dagli obesi a ipertesi, asmatici e disabili ecco chi li avrà prima
L'Ema autorizza il vaccino Johnson&Johnson: in Italia attese 6,5 milioni di dosi