In quasi il 90% delle 7.000 aree in Inghilterra e Galles sotto osservazioni non ci sono stati morti per Covid ad aprile, secondo i nuovi dati di Ons. Il virus è ora la nona causa di morte in Inghilterra. E' stato addirittura superato il mese di agosto 2020 in cui i decessi sono stati inferiori alla media quinquennale e il dato arriva mentre la variante indiana continua a diffondersi in tutto il paese. I dati ONS mostrano anche che in alcune aree si sono registrati solo tre morti, queste includevano aree come Hounslow a Londra, dove è stata trovata anche la variante indiana e dove verranno implementate misure aggiuntive.
Nonostante la variante indiana netto miglioramento
Nonostante la variante indiana sia ora dominante in 23 aree, i dati mostrano che la quantità di aree con zero morti è passata dal 57,9 per cento di marzo all'87,6 per cento di aprile.
Niente panico per la variante indiana
La preoccupazione nel paese è cresciuta a causa della variante indiana e per il timore che possa portare ad un'altra ondata. A riguardo si è espresso il professor Tim Spector, uno dei principali epidemiologi del Regno Unito che ha affermato «non c'è bisogno di farsi prendere dal panico per il ceppo altamente trasmissibile». Ha chiarito che i focolai della variante indiana, B.1.617.2 , rimangono localizzati e potrebbero non tradursi in un problema nazionale. I contagi sono saliti a quasi 3.000 da 2.323 di due giorni fa ma ci si sforza per contenere i focolai locali: si sono infatti intensificati i test e l'incoraggiamento alla vaccinazione nelle aree colpite. Il Prof Spector, importante virologo britannico, ha dichiarato: «Sebbene le epidemie rimangano localizzate e i numeri del Regno Unito siano stabili e la maggior parte dei casi appaia lieve, è altamente improbabile che ci saranno impatti sul sistema sanitario. Quindi non c'è bisogno di farsi prendere dal panico, ma bisogna essere vigili».