Fino a metà febbraio 2020 erano 5,6 milioni gli italiani a letto con l'influenza stagionale, quest'anno sono poco più di 1milione e 600mila. Un dato bassissimo, grazie all'uso delle mascherine e al distanziamento fisico. «In Italia, nella settimana 22-28 febbraio, l'incidenza delle sindromi simil-influenzali continua a essere stabilmente sotto la soglia basale in tutte le Regioni che hanno attivato la sorveglianza, con 1,7 casi per mille assistiti.
🤒 Online il nuovo bollettino Influnet. Nell'ultima settimana in #Italia:
📌 l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale (1,7 casi per mille assistiti);
📌il livello è sotto soglia in tutte le regioni
🔍 Leggi ➡️https://t.co/7ACkv91XFT#influenza pic.twitter.com/UrmxG556FI— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) March 6, 2021
L'ultimo bollettino della rete di medici sentinella Influnet dell'Istituto superiore di sanità (Iss) conferma che di fatto l'epidemia influenzale 2020/2021 non è mai partita. I casi sono, dunque, 4 volte meno dello stesso periodo di un anno fa. Nella settimana presa in esame dall'ultimo rapporto «i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, sono circa 106mila, per un totale di circa 1 milione e 775mila casi a partire dall'inizio della sorveglianza». «Il valore dell'incidenza totale» nella settimana analizzata, «è pari a 1,75 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è pari a 4,48 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 1,88, nella fascia 15-64 anni a 1,77 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 0,90 casi per mille assistiti».
Quest'incidenza così bassa può porre dei problemi, soprattutto sul fronte vaccino per il prossimo annno. Ne abbiamo scritto qui: Influenza mai così debole da 20 anni ma si rischia impennata il prossimo inverno: incognita vaccino