Influenza, primavera con il virus: 13 milioni di contagi (record). E attenzione allo Streptococco infantile

Per tutto il mese di aprile la situazione non migliorerà

Mercoledì 12 Aprile 2023 di Maria Rita Montebelli
Influenza, primavera con il virus: 13 milioni di contagi (record). E attenzione allo Streptococco infantile

Gli esperti, purtroppo spesso inascoltati, ci avevano avvertito: la stagione dei virus respiratori quest'anno sarà lunga, anzi lunghissima, e interesserà un gran numero di italiani. Fino alla fine di aprile. Previsioni azzeccatissime visto che stando all'ultimo bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità gli italiani messi a letto dall'influenza o dai virus delle sindromi simili-influenzali dall'autunno hanno toccato la cifra record di 13 milioni (dei quali oltre 300 mila solo nella settimana a cavallo tra fine marzo e inizio aprile).
Si tratta del numero più alto di sempre, da quando, 23 anni fa, è stato istituito il sistema di sorveglianza epidemiologica InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità.

Per avere un termine di paragone, nella stagione 2017-2018 c'erano stati 8,7 milioni di allettati. A sorprendere è anche la durata della stagione 2022-23.

L'ANOMALIA
Siamo ad aprile inoltrato e ancora si contano nuovi casi tra influenza e sindromi similari, per la precisione 5,1 ogni mille adulti e 15,4 casi per mille bambini, anche se negli ultimi giorni si sta registrando una chiara flessione dei nuovi casi. Se l'influenza è un grande classico natalizio insomma, a Pasqua (e oltre) rappresenta un'anomalia bella e buona.

Al momento, solo in Molise e nella Provincia autonoma di Trento la situazione si sta cominciando a normalizzare. Una circolazione straordinaria anche per gli altri virus respiratori, come il virus respiratorio sinciziale che ha colpito pesantemente soprattutto i più piccoli.

«In questa stagione lunghissima, iniziata presto, alla 42ima settimana dell'anno e non all'abituale 48ima spiega Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale abbiamo visto non solo il virus dell'influenza, in particolare quello A, rispetto al B, ma anche tanti altri virus respiratori: il Sars CoV-2, il virus respiratorio sinciziale, e gli adenovirus, raffreddore. Adesso stiamo osservando un calo lento e progressivo dei contagi, pur restando ancora sopra la soglia epidemica, in particolare, per quanto riguarda i bambini».
Insomma, una stagione ad esordio precoce, ma anche duratura visto che la discesa è lentissima e questa coda fuori stagione sembra non esaurirsi mai. Gli esperti prevedono che ci saranno nuovi casi di influenza fino a fine aprile, insomma fino ai ponti di primavera. E potrebbe non trattarsi di un'eccezione. «É necessario monitorare la situazione - afferma Massimo Andreoni, Direttore scientifico Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali - per capire se ci troviamo di fronte ad un unicum o se l'attuale situazione rischia di diventare sempre più frequente. Durante la pandemia il tasso di tutte le infezioni respiratorie si è ridotto grazie alle misure di contenimento anti-coronavirus. Ma questo ha ridotto anche la circolazione di altri virus, lasciando la popolazione sguarnita, soprattutto quella più giovane e non vaccinata, nei confronti degli altri virus».7

LE SCUOLE
Ma non solo. A tenerci compagnia sono infatti stati anche i batteri, come il temibile Streptococco di gruppo A, circolato abbondantemente tra bimbi dell'asilo e delle scuole primarie. Negli Usa gli epidemiologi parlano di «un numero senza precedenti di infezioni da streptococco A tra i bambini». E si tratta di una malattia da non sottovalutare, anche per le conseguenze che potrebbe avere a livello di articolazioni, reni e valvole del cuore.
«Nell'ultimo trimestre del 2022 - ricorda Anthony R. Flores, direttore del Dipartimento di malattie infettive pediatriche della McGovern Medical School di Houston e autore di un recente articolo sull'argomento pubblicato su Clinical Infectious Diseases - il numero di infezioni registrate, comprese quelle invasive, è stato di gran lunga superiore all'atteso, con numeri molto alti anche nel primo trimestre del 2023. Se un pediatra visita un bambino che presenta mal di gola o un'eruzione cutanea come la scarlattina dovrebbe sempre sospettare un'infezione da Streptococco e agire di conseguenza».

IL MONITORAGGIO
Buone notizie arrivano invece dal fronte Covid. Secondo il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, l'incidenza dei casi è in lieve ma costante diminuzione: dal 31 marzo al 6 aprile sono stati 34 ogni 100.000 abitanti, contro i 37 ogni 100.000 della settimana precedente. E anche se l'Rt (indice di trasmissibilità), calcolato sui casi sintomatici, è risalito a 1, facendo segnare un aumento rispetto alla settimana precedente, Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero assicura che «è del tutto sotto controllo».

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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