«C'è un incremento importante dei casi che pone maggior attenzione sulla situazione epidemiologica. Anche se i ricoveri e gli accessi in terapia, seppur lievemente in crescita, sono ancora bassi. Ci aspettavamo questa crescita Covid con la fine dell'estate, il ritorno a lavoro e a scuola e un maggior uso dei mezzi pubblici. Oggi ho viaggiato sul treno Roma-Milano ed ero l'unico con mascherina Ffp2, forse andrebbe tirata fuori dal cassetto e indossata almeno dove c'è folla e su treni, bus e metro».
Incidenza in aumento
Incidenza in aumento a 52 casi per 100mila abitanti (dai 36x100mila della rilevazione precedente) e occupazione degli ospedali in salita con le aree mediche che passano al 3,8% dal 3% e l'occupazione dei letti in terapia intensiva che raggiunge lo 0,9% da 0,6%. Indice di trasmissibilità Rt a 1,20(range 1.13-1,27) da 1,12 del 29 agosto. Quasi 31mila contagi e stabili le reinfezioni, che si attestano al 39%. Questi i dati principali dell'ultimo monitoraggio sul Covid-19 condotto su dati del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità. 'L'incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da Sars-CoV-2 in Italia si mantiene bassa - si legge nel Report di sintesi - sebbene in costante aumento. Anche l'impatto sugli ospedali rimane limitato, sebbene in leggero e costante aumento. In considerazione della situazione epidemiologica, coerente con il quadro a livello europeo, e dell'avvio dell'anno scolastico sul territorio nazionale, si suggerisce di rafforzare le previste misure di protezione e prevenzione, con particolare riguardo alla campagna vaccinale, nelle popolazioni più fragili.
La decisione del ministro della Salute Orazio Schillaci di mettere a disposizione gratuitamente il nuovo vaccino anti-Covid a tutta la popolazione, oltre alle categorie già previste dalla circolare, «è una notizia importante e una scelta giusta del ministro che va nella direzione di poter puntate a vaccinare la più ampia parte della popolazione. In questo modo proteggerà anche i fragili e gli anziani». Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma.
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