Cenone di Natale sicuro? Tampone e niente parenti No vax: come ridurre i rischi secondo gli esperti

Come ridurre i rischi: il parere degli esperti Lopalco, Andreoni, Signorelli e Pregliasco. Utile fare il test, invitare solo immunizzati. Cautela nei contatti tra bambini e anziani

Venerdì 17 Dicembre 2021 di Graziella Melina
Cenone di Natale sicuro? Tampone e niente parenti No vax: come ridurre i rischi secondo gli esperti

Quest’anno prima ancora del menu per il cenone di Natale sarà necessario occuparsi della distanza dei posti a tavola. Le raccomandazioni del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo («Il Natale è un momento di compere e assembramenti, ma dobbiamo continuare a essere responsabili») e del direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza («è bene mantenere comportamenti prudenti ed effettuare la dose di richiamo di vaccino per aumentare la nostra protezione»), sono un ulteriore segnale, semmai ce ne fosse bisogno, che il livello di attenzione sui rischi delle festività è molto alto.

Gli esperti, che guardano con timore ad un possibile rialzo dei casi, provano a dare qualche consiglio per provare a non farsi rovinare le feste dal Covid.

NATALE, LE REGOLE SECONDO GLI ESPERTI

«Durante le festività - rimarca Pier Luigi Lopalco, ordinario di Igiene all’Università del Salento - dobbiamo comportarci con le stesse cautele delle scorso anno. Se si tratta di una riunione di famiglia dove sono tutti vaccinati, occorre fare attenzione sempre e comunque alle persone fragili». Tutti insieme per festeggiare, quindi, ma con alcuni limiti. «Si può fare un pranzo senza un eccessivo numero di persone - mette in guardia Carlo Signorelli, ordinario di Igiene dell’Università Vita -Salute San Raffaele di Milano - dobbiamo ricordare che comunque anche tra i vaccinati un margine di rischio c’è. Quindi, magari non dispiacerebbe un test antigenico prima di andare a trovare il nonno, per essere tutti più sereni. Suggerirei, comunque, di fare pranzi tra vaccinati, la vaccinazione non è uno schermo al 100 per cento, però riduce la probabilità di infettarsi, specie a tavola, visto che si sta senza mascherina». 

 


Se però non tutti in famiglia si sono vaccinati, osserva Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Igiene generale e applicata dell’Università degli Studi di Milano, «spesso finisce che le persone decidano di telefonarsi per gli auguri ma non si incontrano per il cenone. Vedo però situazioni in cui si decide di incontrarsi lo stesso per il momento conviviale. E in quei casi, si deve fare grande attenzione a non stare vicini. Se si è più di 6-8 persone si aumenta infatti il rischio di contagio. L’85 per cento dei casi è legato alla trasmissione diretta, quindi alla vicinanza con le persone, però un 15 per cento è dovuto alla sopravvivenza ambientale del virus. Dobbiamo centellinare i contatti e aumentare le misure di precauzione, come per esempio la disinfezione delle mani e degli oggetti di uso comune».

LA SELEZIONE

Per chi però non vuole rinunciare a trascorrere le feste insieme ai propri cari, si possono seguire alcuni accorgimenti in più. «Cerchiamo innanzitutto di restringere il cenone il più possibile ai familiari più stretti - raccomanda Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) - dobbiamo poi cercare di selezionare persone vaccinate e che abbiano eseguito un tampone per essere sicuri che non siano infetti». Se ci sono soggetti fragili, «dobbiamo tenerli il più lontano possibile dalle persone giovani e dai bambini, allestendo tavoli separati. Quanto ai posti, devono essere i più distanziati possibile, circa un metro e mezzo tra i commensali». Ma poi bisogna tenere d’occhio anche l’orologio. «Dobbiamo cercare di stare a tavola il meno possibile - raccomanda Andreoni - e converrebbe indossare la mascherina anche quando si aspettano le pietanze stando a tavola. È importante poi evitare abbracci e conversazioni ad alta voce, per non imprimere più forza alle goccioline e all’aerosol, rischiando così di infettare maggiormente. Ricordiamo che è necessario arieggiare la stanza il più possibile, prima di mettersi a tavola e poi ogni tanto per tutta la durata della festa». 

LE PORTATE

Infine, un consiglio anche sulle portate. «È preferibile che tutte le porzioni vengano suddivise prima di portarle a tavola. Eviteremo così di doverci avvicinare gli uni agli altri per prendere una singola pietanza da un vassoio comune».

Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci