Chicco una curiosità? Ma quei disegni sui libri, sul diario, sì hai capito quegli... organi sessuali maschili... quei piselli insomma, per carità si faceva anche ai miei tempi eh... ma chi te li fa?». Pausa, mezzo sorriso tra l’imbarazzato e il sornione, risposta: «Sai che c’è, il fatto è che sono le femmine». Ah, vedi, come cambiano i tempi. La mente passa in rassegna tutti quei visini angelici, acqua e sapone in realtà davvero intraprendenti. Lo si era intuito, da alcuni messaggi arditi e strafottenti carpiti per caso. Anche il gergo un po’ da maschiacce è stato assorbito dalle ragazzine, un modo distorto per dimostrare di essere alla pari, sgrinfie che usano parolacce a caso e si propongono con una certa sfacciataggine. Non che i ragazzi siano milord, a spiare sui social si alternano romanticoni a grevi emulatori di fiction ma il linguaggio è soprattutto quello degli youtuber, dei trapper, i loro idoli dal gergo sessista e maschio. Il linguaggio colorito degli adolescenti spiazza così gli adulti. Spesso sono spezzoni di canzoni, incomprensibili perché ripetuti a cantilena. Litanie che canticchiano dandosi le arie anche piccoli nani di età improbabili: fanno vite da fiaba ma si atteggiano lamentandosi per quante ne hanno passate. E nemmeno hanno ancora incontrato le artiste del liceo...
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