Bonus, incentivi e orari ridotti. È la contromossa della Fiepet Confesercenti contro la crisi, ormai cronica, del personale da impiegare nei bar, nei ristoranti e nei locali. «È necessario un cambiamento, abbiamo ascoltato le richieste soprattutto dei più giovani e siamo arrivati a queste soluzioni economiche per i nuovi contratti» spiega Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma - Lazio. La vera novità dunque, sono i premi produzione studiati e che offrono un incentivo ai neo lavoratori.
GLI ORARI DI LAVORO
Una corsa contro il tempo per l’intero settore con l’avvicinarsi dell’estate e l’annunciata invasione di turisti. Con la lista dei posti da coprire sempre più lunga. Non solo camerieri, banchisti e baristi. Ma anche facchini, operai e tutto fare. L’accelerata nel Lazio è arrivata con la prima impennata di prenotazioni registrata nella Capitale tra le vacanze di Pasqua e il primo maggio. «Le piccole aziende sono in affanno da diversi mesi, dopo la pandemia abbiamo registrato un cambio di passo ed è necessario adeguarsi. La carenza di personale per alcune attività è così critica che hanno optato per chiusure anticipate la sera- spiega il presidente Pica- Una soluzione a termine e che deve necessariamente essere superata in vista della stagione estiva. Ecco perché, dopo l’aspetto economico sono state apportate modifiche anche agli orari di lavoro» dice ancora. Nello specifico, il pacchetto lavorativo prevede una serie di opzioni: dalla settimana lavorativa di cinque giorni, agli incentivi per chi deciderà di lavorare il week end. Intanto l’associazione di categoria ha programmato un tavolo di lavoro con l’assessorato regionale al Turismo. Perché resta un ultimo nodo da sciogliere per la pianificazione dei servizi estivi (e dei prossimi mesi), cioè il reclutamento. Perché rispetto all’offerta di lavoro, le adesioni si registrano ancora con il contagocce.
I NUMERI
Sono stati attivati tutti i canali per il reclutamento: dalla chiamata diretta agli istituti alberghieri, alle liste per il “cerco impiego”. Anche se per le scuole alberghiere i dati non sono confortanti: le iscrizioni agli istituti alberghieri sono in calo costante da 6 anni. Intanto le stesse aziende si sono mobilitate aprendo nuove strade vicine ai giovanissimi con annunci postati su Instagram, TikTok: canali social dunque per attrarre lavoratori nella fascia di età più giovane, tra i 18 e i 30 anni. «Il primo allarme per la carenza di personale è scattato dopo la pandemia. Con la ripresa delle attività abbiamo registrato tra il 20 e il 30 per cento in meno di lavoratori stagionali in tutti i settori - conclude Pica - con queste nuove misure speriamo di superare la crisi e la voragine che rischia di allargarsi mese dopo mese».