Processo per il crollo di una parte del palazzo al Flaminio, Roma. Tre condanne e provvisionali per oltre mezzo milione di euro per il crollo avvenuto il 22 gennaio 2016, di tre piani del palazzo al civico 70 di Lungotevere Flaminio. È la sentenza emessa dal giudice monocratico della Capitale che ha condannato Massimo Canepa, legale rappresentante della società che provvedeva alla ristrutturazione a 2 anni e a 1 anno il progettista Roberto Mattei e il titolare della società esecutrice dei lavori Pasquale Famà, tutti con pena sospesa.
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Ai tre imputati, accusati di crollo colposo, sono state concesse le attenuanti generiche.
«Siamo soddisfatti, il processo ha accertato le gravi responsabilità di chi ha svolto i lavori e la sentenza di oggi ne ha dato atto. Se quella notte non si é verificata una strage, si deve solo ad un colpo di fortuna». A dirlo all'Adnkronos gli avvocati Luca Pallotta e Gianluca Tognozzi legali di parte civile del Condominio del Lungotevere Flaminio. Il giudice monocratico, che ha condannato Massimo Canepa, legale rappresentante della società che provvedeva alla ristrutturazione a 2 anni e a 1 anno il progettista Roberto Mattei e il titolare della società esecutrice dei lavori Pasquale Famà, ha disposto provvisionali per oltre mezzo milione di euro.