Roma, le truffe degli affittacamere: stanze in cantine e garage

Martedì 4 Luglio 2023 di Francesco Pacifico
Roma, le truffe degli affittacamere: stanze in cantine e garage

Veri e propri B&b da incubo. Che mai come in questa fase di boom di turisti a Roma - oltre un milione al mese - le forze dell'ordine devono scovare. Ecco spazi recuperati in sottotetti, garage o cantine: angusti, umidi e senza luce. Con host, i titolari, che fanno attendere i clienti anche ore prima di consegnare loro le chiavi. Eppoi sulla carta colazioni da re, che in pratica - quando va bene - si riducono al cornetto e cappuccino al bar. In caso contrario bisogna accontentarsi di qualche merendina e del caffè fatto con le cialde. Per non parlare di prezzi che oscillano come le quotazioni del petrolio; di strutture vendute come prossime al centro storico e invece sono lontanissime; soprattutto dell'altissima evasione fiscale, in primis sui 3,50 euro al giorno di tassa di soggiorno.

REGOLARI E IRREGOLARI

Nel mare magnum dell'extralberghiero nella Capitale, a fronte di 21mila strutture autorizzate, ci sono altrettanti bed & breakfast e case vacanze abusivi: cioè i loro titolari non hanno comunicato l'avvio di quest'attività al Comune. Con il risultato che è quasi impossibile andare materialmente a controllare se si rispettano le regole basilari alle quali sono sottoposte gli alberghi in termini di accoglienza, pulizia e sicurezza.
Per la cronaca, va detto che rispetto agli anni scorsi la qualità media dell'extralberghiero è aumentata, non fosse altro perché i bonus e i superbonus edilizi hanno spinto i proprietari a ristrutture gli appartamenti. Ma esiste anche un numero importante di strutture dalla quale è meglio tenersi alla larga: sia perché le leggi attuali su B&B e affini impongono loro requisiti molto più labili rispetto agli hotel sia, soprattutto, perché con le foto giuste sui motori di ricerca è facile nascondere tutte le pecche. I portali per le prenotazioni, poi, pubblicare anche gli annunci degli host non autorizzati.
A sentire i racconti dei turisti, il quadrante dove oggi si registrano maggiori disagi è quello tra Termini, Castro Pretorio e l'Esquilino: visto il via via di vacanzieri, che spesso dormono una notte e poi ripartono per altre destinazioni italiane, le camere sono strette, la pulizia è al minimo sindacale, ma soprattutto a fronte di una spesa anche di 100 euro a notte per una coppia i comfort sono inesistenti. Ci si imbatte nella pletora di B&B e case vacanze realizzati in mansardine o in sottoscala pure in parti più chic del Centro come Monti e Campo de' Fiori, per non parlare di San Pietro o Trastevere: dalla serie, saranno disponibili tv al plasma da 70 pollici e condizionatore caldo-freddo ipersilenzioso, ma si dormirà su letti a castello e il sole e il panorama saranno lontani miraggi.
Per capire perché non è così complicato ritrovarsi in una stamberga, bisogna partire dalle regole attuali. Intanto le norme regionali consentono a chi apre una casa vacanza di gestire la propria attività in forma non imprenditoriale - e già questo consente di non aprire la partita Iva o di non pagare la salata Imu versata dagli alberghi - e di sottostare a obblighi di sicurezza minimali. Maglie larghe anche per le autorizzazioni dei B&b, cioè strutture dove l'host può ospitare clienti soltanto se ci vive nella casa. Nella Scia i titolari, spesso in buona fede, indicano quasi sempre un numero di posti letto superiori a quelli consentiti: si collocano 10 postazioni, quando per legge ci sarebbe spazio per la metà. E il Comune quasi mai controlla la congruità delle richieste.
Di fronte a questo scenario, non c'è da meravigliarsi se pochi B&b offrono la colazione - il breakfast è nel nome - mentre la maggior parte manda gli ospiti al bar, spesso facendosi pagare laute cifre garantendo solo cappuccino e cornetto.
Per non parlare dei titolari che si sostituiscono ai tassisti e garantiscono il transfert da e verso l'aeroporto o la stazione, ma al doppio del prezzo richiesto da taxi e Ncc o quelli, che in cambio di sconti irrisori, chiedono il pagamento dell'intero soggiorno a inizio vacanze e non alla fine, chiaramente in contanti.

Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA