Rieti, ex postina: indagini su un incidente della metà di luglio e sul cancello rimasto aperto

Martedì 18 Ottobre 2022 di Renato Retini
Cerchiara di Rieti

RIETI - Ormai ogni spunto, ogni voce, ogni episodio è un input per avviare nuovi accertamenti, ulteriori riscontri o nuove attività investigative, come l’incidente stradale che provocò danni a una recinzione di proprietà della 77enne scomparsa Silvia Cipriani, la misteriosa circostanza del cancello dell’abitazione di Cerchiara e del garage rimasti aperti per due giorni oppure il fatto del cellulare che l’anziana portava sempre con sé durante i suoi spostamenti e che invece è stato ritrovato nell’abitazione.

Si indaga a tutto campo in ogni direzione plausibile e possibile sul giallo relativo al “caso Cipriani”, l’ex portalettere scomparsa lo scorso 21 luglio e i cui resti sarebbero quelli ritrovati nei boschi di Montenero Sabino. Ora, ulteriori attività di indagine da parte della questura di Rieti si stanno focalizzando sull’episodio che, da giorni, è all’attenzione dei media e delle cronache televisive delle varie trasmissioni che si occupano del caso: l’incidente dello scorso 28 giugno quando un veicolo, lungo via Rotabile, piombò sulla rete metallica che cingeva il terreno di proprietà di Silvia Cipriani, abbattendola e danneggiandola.

Le domande. Due persone finirono in ospedale. Per quel danno, comunque di modesta entità, Silvia ricevette da parte dei responsabili ampie assicurazioni che avrebbero provveduto a proprie spese al ripristino (della rete). Poi sarebbero trascorsi alcuni giorni senza che nessuno si facesse vivo così Silvia, come anche confermato dalla testimonianza di chi materialmente quella notte avvertì i soccorritori del sinistro, si recò dalla richiedente per domandare se avesse un contatto telefonico di quelle persone. Apparentemente un banale episodio, ma rispetto al quale si cerca di indagare e di fare luce soprattutto per accertare, ed eventualmente escludere, se quell’episodio possa essere legato a questo complicato ed intricato giallo. Gli stessi inquirenti, non escludendo ovviamente alcuna pista, stanno ora navigando anche in questa nuova direzione, considerando anche che - al di là dell’esito scontato degli esami del dna - saranno pochi gli elementi che potrà determinare l’autopsia scheletrica, a causa della scarsità del materiale a disposizione dei medici di genetica e antropologia forense. Per questo saranno importantissimi gli esiti degli esami sulla Fiat Palio, dove si effettueranno analisi antropometriche sul sedile e lo specchietto retrovisore, per valutare se qualcuno abbia modificato le distanze (Silvia era alta 1 metro e 65) per guidare il veicolo o se sussista la presenza in auto dello stesso terriccio presente nel luogo del ritrovamento dell’auto al fine di accertare se la donna abbia camminato in quei luoghi oppure no. Mistero anche sul cancello e il garage rimasti aperti praticamente due giorni (da giovedì a sabato): la 77enne era meticolosa e abitudinaria, non l’avrebbe mai fatto. Circostanza che accrediterebbe un’aggressione o l’ingresso di estranei nelle pertinenze della casa di Cerchiara.

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