BOLOGNA - Nessuna clemenza per i killer. quello che continua a chiedere - a 23 anni dalla strage del Pilastro - Anna Maria Stefanini, madre di Otello, carabiniere ucciso a Bologna con i colleghi Mauro Mitilini e Andrea Moneta dalla banda della Uno Bianca. «Neanche ne voglio sentire parlare di clemenza - ha detto tra le lacrime, al termine della messa nella chiesa di Santa Caterina, dopo la commemorazione al cippo che ricorda il delitto - io sono cristiana e cattolica, ma quello non è un perdono che si può dare». I componenti della banda guidata dai fratelli Savi, dunque, devono restare in carcere «tutti i giorni, fino all'ultimo. Non meritano niente». Per spiegare perchè secondo lei non devono uscire, la madre di Stefanini ha fatto l'esempio di Angelo Izzo, uno degli autori del 'massacro del Circeò del 1975, che poi, ottenuta la semilibertà, uccise due persone a Ferrazzano, nel 2005. «Qualcuno dice che si devono reinserire? Facciamo la fine di Izzo. Lo hanno reinserito e ne ha ammazzati altri due. Loro ne hanno ammazzati 24, ne ammazzeranno 48».
Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 13:18
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