Giovani #20e30, fase 2 del progetto: «I politici ci spieghino come attueranno le loro proposte per la nostra generazione»

Dall'analisi dei programmi elettorali delle forze politiche al contraddittorio live: il nemico da sconfiggere resta l'astensionismo

Venerdì 26 Agosto 2022
All’indomani della caduta del governo Draghi, decine di giovani si sono fotografati con cartelli alla mano con su scritto le loro istanze per la politica

Né un movimento, né un’associazione. Piuttosto un gruppo di persone che ritiene necessario garantire due generazioni, ponendo un faro sui loro bisogni, affinché la politica non si dimentichi di loro. Dopo il lancio della campagna social, a cui hanno risposto centinaia di ventenni e trentenni inviando le loro proposte per il futuro, il team di 20e30 si prepara ora al lancio della fase due.

Nella prima fase, oltre ai giovani, hanno aderito quasi tutte le forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni. L’ultima, in ordine di tempo, Impegno civico di Luigi di Maio. Mentre all’appello, per il momento, mancano Fratelli d’Italia, Lega e Coraggio Italia.

«I dati - spiega Lorenzo Pavanello, fondatore di 20e30 - parlano chiaro: per ogni 3 votanti over 55, ce n'è uno under 35».

Ma guai a parlare di «apatia» o, peggio, di avversione nei confronti della politica tradizionale: gli organizzatori di 20e30 descrivono la loro come un’iniziativa «trasversale», aperta a tutte le forze politiche e non ancorata a una mera ideologia. Come dimostra anche la composizione del team: «quando sarà completata - continua Pavanello -  sarà evidente anche la trasversalità interna della squadra».

La fase due: contraddittorio live e fact checking 

Dalle richieste alle proposte.  Ai partiti che hanno aderito spetterà spiegare le ricette politiche per i giovani inserite  all’interno del loro programma elettorale. Non importa quale ideologia politica li guidi ma, scandiscono gli organizzatori di 20e30, «dovranno spiegarci come intendono attuare».

Per questo, il primo degli obiettivi della fase 2 sarà offrire un’informazione qualificata sulle singole proposte avanzate da ogni forza politica - anche quelle che ancora non fatto parte del progetto - e farlo con l’aiuto di infografiche e slide, che saranno caricate sul sito di 20e30. Poi si passerà al contraddittorio live: «Nelle dirette con i singoli esponenti, per il fact checking ci faremo aiutare da organismi terzi. La pagina Pagella politica ha già confermato che sarà dei nostri». Nessuna protesta, dunque, ma un «atto di fiducia verso la politica», con la speranza che dopo l’adesione e le parole, dimostrino con i fatti il loro in impegno verso ventenni e  trentenni.

Il rischio astensionismo: le cause 

Il nemico numero uno resta l’astensionismo. Ma l’antidoto per sconfiggerlo include anche l’analisi delle cause che lo alimentano. Ed è da qui che è partito il secondo tempo del viaggio di 20e30 sulla pagina Istagram del gruppo.

Nella rinuncia al voto, recita l'ultimo post, contribuiscono vari fattori. Primo fra tutti la legge elettorale e la sua sua «scarsa rappresentanza locale a causa dei listini bloccati».  A cui si somma la difficoltà per i fuorisede di vedersi garantito il diritto di voto. 

Se spesso contribuiscono altre modalità di fare politica, dai flash mob all'attivismo online, dalla parte dell’astensionismo rema pure la mancanza di spazi dedicati alla cosa pubblica nel sistema scolastico: «La ridotta spiegazione del sistema porta a ignorarlo fino a rinunciare al voto».

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