Prende la parola il premier Conte. «Voglio Coldiretti alleata del governo in questo progetto di Green New Deal per un'Italia più verde», Ad affermarlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in visita al villaggio Coldiretti di Bologna. «dobbiamo progettare il futuro già oggi tutti insieme - ha sottolineato durante il suo intervento, sul palco di Piazza VIII Agosto -, vi aiuteremo con incentivi e non con penalizzazioni». «Questo - ha aggiunto - significa un principio cardine, la cura dell'ambiente e del terreno che voi avete nel Dna, la protezione delle biodiversità. Ho chiesto l'inserimento in Costituzione di questo principio, è nel programma del governo, dobbiamo lavorare per una cultura del riciclo dismettendo la cultura del rifiuto, dobbiamo lavorare per una transizione ecologica in prospettiva».
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Il governo, ha sottolineato Conte, «non vuole mettere in difficoltà» i coltivatori, ma «vi chiede di iniziare a pensare al domani». Questo, ha aggiunto, significa «iniziare ad adottare buone pratiche socialmente responsabili, incrementare l'agricoltura biologica perché questa incrementa la quantità e qualità di sostanze organiche trattenute nel suolo quindi più assorbimento di anidride carbonica e più acqua trattenuta. Si tratta di fare sempre più ricorso a energie rinnovabili».
«Aspettiamo, credo si tratti di qualche giorno, la risposta dell'arbitrato Wto sulla decisione degli Stati Uniti di applicare dazi a prodotti Ue. Quella decisione ci farebbe molto male, per cui posso assicurare che ha la massima attenzione del Governo e la mia personale». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte dal palco del Villaggio Coldiretti a Bologna per il Parmigiano Day, rispondendo alle istanze del 'popolò Parmigiano e Grana sceso oggi in piazza insieme per la prima volta a difesa del Re dei Formaggi. «Avete ricordato gli incontri al vertice con l'amministrazione americana - ha aggiunto Conte - Non è facile, perché nonostante gli ottimi rapporti, anche personali, e tra i due Paesi, siamo in un quadro di negoziato in cui gli Stati Uniti difendono i loro interessi nazionali e come sempre anche noi. Quindi non è facile intervenire a far pesare specifiche considerazioni, ma ce la metterò tutta».
Washington potrebbe imporre presto tariffe sui prodotti europei per circa 7 miliardi di euro colpendo aerei e parti di aerei prodotte in Europa ma anche altri settori, in primis l'agroalimentare. È quanto si apprende a Bruxelles, dove è attesa per la settimana prossima la pubblicazione del documento del Wto che stabilisce l'entità delle compensazioni che gli Usa possono chiedere all'Ue per gli aiuti a Airbus giudicati illegali dalla stessa organizzazione mondiale per il commercio.
Il verdetto del Wto, su cui erano circolate indiscrezioni mai confermate già una decina di giorni fa, potrebbe arrivare lunedì o martedì prossimi. E proprio per martedì è stata convocata dalla presidenza di turno finlandese dell'Ue una colazione di lavoro informale con i ministri del Commercio estero dei Paesi membri. Tra i temi in discussione, quello dei rapporti con gli Usa e il Wto. Nel maggio scorso il presidente americano Trump aveva annunciato dazi per oltre 20 miliardi di dollari su aerei e parti di aerei prodotte in Europa - misure destinate a colpire soprattutto Germania, Francia e Regno Unito - ma anche su una lunga serie di prodotti industriali e agricoli, tra cui vini e formaggi italiani. La richiesta formale americana al Wto è stata comunque di circa la metà (11 miliardi) e, secondo le notizie trapelate a Bruxelles, il documento finale fisserebbe le penali a 7 miliardi di euro. Abbastanza, secondo gli addetti ai lavori, per colpire non solo l'industria aeronautica europea ma anche l'agroalimentare. La politica dei dazi di Trump ha sempre messo nel mirino i comparti economici in cui gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale e questo è il caso dell'agroalimentare europeo e italiano.
Gli Usa sono il primo acquirente delle specialità del Vecchio mondo, con particolare predilezione per l'Italia.
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