Calenda a Letta: «Noi mai in cartelli elettorali che vanno dall'estrema sinistra a Di Maio». Cangini aderisce ad Azione dopo aver lasciato Forza Italia

Il messaggio: «Agli amici del Pd dico di non fare lo stesso errore di FI di virare verso il populismo»

Venerdì 22 Luglio 2022
Calenda a Letta: «Noi mai in cartelli elettorali, fai chiarezza in casa tua»

Carlo Calenda corre da solo. Nonostante le spinte dalla sinistra, il leader di Azione per le prossime elezioni esclude qualsiasi tipo di coalizione: «Non c'è alcuna intenzione da parte di Azione di entrare in cartelli elettorali che vanno dall'estrema sinistra a Di Maio - ha scritto su Twitter -.

Questi cartelli sono garanzia di ingovernabilità e sconfitta. Agenda Draghi e agenda Landini/Verdi non stanno insieme. Sono prese in giro degli elettori». Poi il messaggio a Letta e al Pd. «Agli amici del Pd dico di non fare lo stesso errore di FI di virare verso il populismo. "Agenda Draghi" non è una mano di vernice per nascondere il "no" ai rigassificatori, il "sì" ai sussidi a pioggia e al giustizialismo. In questa legislatura avete sbagliato tutto. Fermatevi e riflettete. E ricordatevi Orlando che va a complimentarsi con i 5S dopo il loro intervento contro Draghi o che difende le ragioni di Conte a crisi aperta. Caro Enrico Letta, fai chiarezza in casa tua».

«Non ci arà nessuna coalizione di centro»

In mattinata Calenda era tornata sull'ipotesi di una coalizione di centro: «Non ci sarà, gli unici che stanno facendo un'operazione distinta dai due poli siamo noi, con più Europa da sempre - ha detto a Rtl 102.5 - Chi vuole venire a contribuire porte aperte, purché sia una persona per bene e di qualità, ma non ci saranno altre operazioni. Alla fine ci saranno solo tre poli: noi, la sinistra e la destra». Alle elezioni, ha aggiunto Calenda, «mi aspetto un risultato molto simile a quello che abbiamo fatto a Roma dove, parlando in modo serio, abbiamo preso il 20%. Penso che ci sia uno spazio nel Paese che si è stufato, che non ce la fa più a votare gente che non riesce a governare. Credo che questo sia lo spazio che c'è nel Paese, poi quanto di questo spazio riusciremo a prendere non lo so dire, dipende dai cittadini. Noi possiamo fare solo la politica come gli italiani l'hanno sempre chiesta in teoria, poi sta a loro decidere se votarla o no».

Cangini passa da Forza Italia ad Azione

«All'Italia serve un politica realista, competente, coraggiosa: per questo, preso atto della demagogia dilagante, ho deciso di aderire ad Azione e aiutare Carlo Calenda a costruire un polo liberale che non si limiti a denunciare i problemi, ma sia anche capace di indicare soluzioni ragionevoli». Lo annuncia il senatore Andrea Cangini, che ha lasciato Forza Italia dopo aver votato la fiducia al governo Draghi in dissenso da FI.

Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 19:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA