Tassa sulle auto aziendali sì oppure no. No, è il grido di battaglia lanciata da Renzi. E Italia Viva si mobilita contro la nuova tassa prevista dalla manovra economica. Il sito della forza politica fondata da Matteo Renzi ospita la raccolta firme a sostegno di una petizione contro il giro di vite fiscale, un balzello che “colpirebbe indiscriminatamente quasi 2 milioni di persone che usano l’auto per lavorare”.
“Le auto aziendali ad uso promiscuo - si legge nel post - sono quelle che tanti lavoratori usano ogni giorno per svolgere le loro attività lavorative e, solo in piccola parte, nel tempo libero. Oggi, per calcolare le imposte sui redditi di questi lavoratori si tiene conto di quelle auto in misura pari al 30% del valore convenzionale del noleggio, ma con una norma contenuta nella proposta di legge di bilancio la percentuale arriverebbe fino al 60% con emissioni di biossido di carbonio fino a 160 grammi per chilometro e al 100% in caso di emissioni superiori”.
Quindi “noi riteniamo che in Parlamento questo aumento vada cancellato perché non fa bene a nessuno: lavoratori, imprese, ambiente e crescita economica”. Nel Pd si dicono allibiti per questa iniziativa. E c’è chi ricorda tra i dem il secondo governo Prodi, quello in cui una parte del governo andava in piazza contro l’altra parte. Renzi e se ore più considerato insomma “un nemico interno” da molti del partito di Zingaretti che dicono al segretario: “Matteo vuole sfasciare tutto, devi essere più duro contro di lui”.
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