Andrea Carnevale, il padre uccise la madre a colpi di accetta: il femminicidio del 1975 quando l'ex calciatore aveva 13 anni

Accadde a Monte San Biagio nel settembre del 1975, così lo raccontò all'epoca il Messaggero

Domenica 14 Gennaio 2024 di Stefano Cortelletti
Andrea Carnevale, il padre uccise la madre a colpi di accetta: il femminicidio del 1975 quando l'ex calciatore aveva 13 anni

IL PASSATO

Di femminicidi le cronache quotidiane sono pieni. Alcuni hanno eco maggiori, altri restano invece confinati alle pagine locali. Ci sono poi fatti eclatanti che riemergono dopo quasi cinquant'anni, come nel caso dei genitori di Andrea Carnevale, l'ex bomber del Napoli e della Nazionale italiana di calcio originario di Monte San Biagio, che in occasione del suo compleanno ha parlato del suo difficile passato familiare, quando il padre Gaetano uccise a colpi di ascia la madre Filomena Pietricola. Era il 25 settembre 1975 a ridosso del torrente San Vito, tra Monte San Biagio e Fondi.
Erano le nove di mattina. La donna, 41 anni e madre di sette figli, era al fiume a fare il bucato, il marito, ex ferroviere di 44 anni, la sorprese tra i panni sporchi e l' acqua limpida colpendola due volte con un'accetta. Poi, indossando l' abito della domenica e con in tasca i risparmi appena prelevati dal libretto bancario, tentò di prendere il primo treno ma fu fermato.
Una storia che in paese tutti conoscono ma di cui non si è parlato a lungo. Una storia di violenza domestica che i familiari all'epoca tentarono inutilmente di denunciare. «Mi ricordo di quando, in paese, parlavamo con i carabinieri di quello che succedeva a casa e ci dicevano: Se non vediamo il sangue...'. Cosa potevo, cosa potevamo fare? Poi, quel giorno, il fiume si è colorato di rosso. Ho detto al maresciallo: Ora vedi il sangue che volevi'» ha detto l'ex calciatore nell'intervista di pochi giorni fa in occasione dei suoi 63 anni.
A raccontare per Il Messaggero il femminicidio parola che 49 anni fa non era ancora in uso, fu il giornalista Giancarlo Minicucci, che in seguito diventerà vice direttore dello stesso giornale. "Un delitto premeditato, non si sa bene da quale motivo: qualcuno parla di gelosia nei confronti della moglie, madre di sette figli. Probabilmente la gelosia c'entra di riflesso". Il racconto del cronista parlava di un uomo che aveva sofferto di turbe psichiche e "non si era mai completamente rimesso. Lo dimostrano la sua violenza gratuita, il suo linguaggio blasfemo, il suo carattere aggressivo per i quali tutto il paese lo temeva". E ancora: "In caserma l'ex ferroviere ha detto che non sopportava che la moglie parlasse con altri uomini, che desse confidenza a qualcuno. Gaetano Carnevale era noto in paese per questa sua gelosia maniacale. Varie volte, secondo le testimonianze dei figli, aveva minacciato la moglie perché dava confidenza. Mai oltre il lecito, a quel che si dice".
Internato al manicomio giudiziario di Aversa, Gaetano Carnevale si tolse la vita nel 1983. "Andrea aveva già esordito in A con la maglia dell'Avellino, ma quei nove anni precedenti erano stati i più duri per lui, lasciarono tracce incancellabili", scriveva Walter Gallone, storica firma sportiva de Il messaggero il 28 luglio 2002. "A fargli da mamma furono le sorelle maggiori, Giuseppina e Rossana. Scuola fino alla quarta ragioneria, poi solo calcio: dal Fondi al Latina, il gran salto verso la A e i primi guadagni, i titoli sui giornali".
Andrea Carnevale ha trovato la sua strada, diventando uno dei calciatori più celebri. Monte San Biagio ha fatto sempre da scudo verso quel suo celebre figlio. Lo ha dimostrato quando, il 12 luglio 1990 il bomber convolò a nozze con Paola Perego: tutto il paese era in strada.

IL SINDACO

«Avevo dieci anni, ricordo bene quella storia - ricorda il sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale, lontano parente - andavo in classe con Germano, fratello minore di Andrea. All'epoca quell'omicidio fece clamore, tutto il paese si mobilità per aiutare quei sette figli rimasti senza genitori». In paese non si parla più di questa storia. Non dimentica, ma guarda avanti. Come ha fatto Andrea, come hanno fatto fratelli e sorelle.
Stefano Cortelletti
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Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 08:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA