L'ISTITUZIONE
VENEZIA Da studente, come tanti veneziani, andava alla Querini

Martedì 26 Maggio 2020
L'ISTITUZIONE VENEZIA Da studente, come tanti veneziani, andava alla Querini
L'ISTITUZIONE
VENEZIA Da studente, come tanti veneziani, andava alla Querini Stampalia a studiare. Ora, dopo una carriera ai vertici del mondo della finanza, Paolo Molesini tornerà nella fondazione di Santa Maria Formosa da presidente. Ieri, a meno di un mese dalla scomparsa di Marino Cortese, che aveva guidato la Querini Stampalia negli ultimi diciassette anni, il collegio di presidenza ha scelto come suo successore questo top manager che si divide tra Venezia e Milano, fratello dello scrittore Andrea Molesini, premio Campiello 2011, e nipote di Nicolò Spada, fondatore della Ciga e del turismo balneare. Laurea con lode in economia aziendale a Ca' Foscari, 63 anni, dopo tanti incarichi, Paolo Molesini è da poco diventato il presidente di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, di cui prima era stato amministratore delegato e direttore generale.
«Sono un po' meno operativo e questo mi consentirà di dedicarmi alla Querini Stampalia», assicura, pronto a mettere a disposizione le sue vaste conoscenze per cercare «nuove risorse per una fondazione di altissima qualità, che deve continuare a fare quel che sta facendo».
«Sono molto grato a Molesini di aver accettato l'incarico di presidente di questa fondazione che lui ben conosce il commento, a caldo, del vicepresidente, Giovanni Castellani Sono sicuro che sotto la sua guida la Querini Stampalia raggiungerà nuovi e importanti traguardi nel promuovere l'attività culturale sia in città che livello nazionale e internazionale».
VENEZIA E L'ANIMA
Per Molesini cresciuto a Santa Maria Formosa, dove ancora abita quando si trova a Venezia, è quasi un ritorno a casa. «Nella biblioteca della Querini Stampalia ho studiato tutti gli esami dell'università ricorda Questo incarico mi fa moltissimo piacere. Sono affezionato a questa istituzione e sento il bisogno di fare qualcosa per la città che ha bisogno di persone che la promuovano nel modo giusto. Purtroppo, rispetto a quando ero giovane, è una città che rischia di perdere la sua anima». Anche per Molesini la chiave del riscatto deve passare per il ritorno degli abitanti: la città deve tornare ad avere una «vita veneziana che non è solo turismo mordi e fuggi. Venezia è un palcoscenico fenomenale sul mondo, con vantaggi formidabili e svantaggi logistici evidenti. Potrebbe essere rilanciata come polo universitario, come città dedicata alle arti, piuttosto che per tecnologie light legate alle nuove economie» Sfida complessa che va promossa a livello politico, almeno nazionale avverte Molesini.
L'IMPEGNO PER LE RISORSE
Intanto, sul fronte della Querini, il neo presidente è pronto a spendersi a tutto campo. «Per quel che ho visto è una fondazione molto ben gestita, di altissima qualità. Il mio obiettivo sarà quello di renderla più nota al di fuori del mondo veneziano, visto che è lì che si possono trovare nuove risorse. Per lavoro, da veneziano emigrato, ho tante conoscenze tra imprenditori e aziende che amano la nostra città e che potrebbero dare una mano». Molesini sa bene che il problema di questa fondazione, ma non solo di questa, vista la progressiva diminuzione dei contributi pubblici, è proprio quello di far quadrare i conti. Ed ecco l'importanza di rivolgersi al privato. «Se riesco ad avere più risorse si riuscirà a fare di più». Il neo presidente non si sbilancia in programmi, prima aspetta di parlare con le persone operative, comunque assicura continuità. «Voglio ascoltare gli operativi che ancora non conosco. Capire da loro cosa si può fare per far crescere questa fondazione. Immagino che tra acqua alta ed emergenza Covid una parte delle entrate sarà annullata. Ci saranno decisioni da prendere di natura finanziaria. E ci sarà da fare un piano di sviluppo». Nessun cambiamento strutturale, però. «La biblioteca è nel cuore di tutti i veneziani. Deve restare... La Fondazione deve continuare a fare quel che sta facendo, deve continuare ad essere un faro della cultura a Venezia, nel Veneto e nel mondo».
Roberta Brunetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci