IL RITORNO
True Detective è morto, viva True Detective. A cinque anni dalla

Domenica 25 Agosto 2019
IL RITORNO
True Detective è morto, viva True Detective. A cinque anni dalla fine della prima stagione della serie crime più amata del piccolo schermo, sbocciata e sfiorita nel giro di tre cicli, ecco che dal vivaio delle serie tv germoglia un nuovo fenomeno nero: Mindhunter 2.
NOVE EPISODI
Disponibili su Netflix dal 16 agosto, i nove episodi della serie firmata da David Fincher e coprodotti da Charlize Theron arrivano a 22 mesi dalla prima stagione, sfuggendo finalmente alla nicchia e raccogliendo il consenso di pubblico e critica (l'appuntamento è ai prossimi Emmy). Ambientata tra il 1978 e il 1981, Mindhunter 2 inizia esattamente dove era finita, con il negoziatore dell'FBI Holden Ford (Jonathan Groff) alle prese con le conseguenze di un lavoro più che usurante: entrare nella mente dei serial killer, interrogandoli e studiandoli, non è un'attività priva di conseguenze.
VERO AGENTE
Come nella prima stagione la serie si basa su quanto raccontato da John Douglas, vero agente dell'Fbi, nel romanzo Mindhunter: la storia vera del primo cacciatore di serial killer: la storia resta quella di un team di agenti, Bill Tench (Holt McCallany) e Holden Ford, che insieme alla studiosa Wendy Carr (Anna Torv, la nipote di Rupert Murdoch) si dedica alla profilazione dei criminali, per prevenire i loro atti violenti. E di violenza, paradossalmente, in Mindhunter 2 ce n'è poca. O meglio, c'è ma non si vede: si intuisce dagli interrogatori condotti in carcere con i serial killer, si racconta (i dialoghi sono uno dei punti di forza della serie), e se c'è resta fuori campo, volutamente esclusa dalla camera di Fincher.
GRANDI CRIMINALI
A punteggiare gli episodi, come sempre, sono gli incontri che i tre protagonisti compiono con i più grandi criminali del tempo: in questa seconda stagione, tra gli altri, compare il Figlio di Sam David Berkowitz, il pluriomicida William Pierce jr, il femminicida William Henry Hance, il procacciatore di vittime e a sua volta assassino Helmer Henkes, l'attore killer Paul Bateson e Charles Manson, interpretato ancora una volta da Damon Herriman, già ingaggiato da Tarantino per C'era una volta a... Hollywood.
A differenza dalla prima stagione, tuttavia, Fincher sceglie di spingere sul pedale dell'azione, spalmando nelle nove puntate un caso in cerca di soluzione, quello dell'assassino di bambini di Atlanta: una strage di minorenni che portò, tra il 1979 e il 1981, alla morte di 28 bambini, tutti di colore e tutti morti per soffocamento.
MISTERO IRRISOLTO
Un caso che la polizia di Atlanta ha riaperto lo scorso marzo, con il sospetto che la vicenda fosse stata archiviata troppo in fretta: il serial killer Wayne Williams, arrestato il 21 giugno del 1981, si dichiarò colpevole di sole tre morti, e continua ancora oggi a dirsi estraneo alle altre. Chissà che la serie, si chiedono gli appassionati sul web, non finisca per accendere una luce sul mistero ancora irrisolto.
I. R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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