Altino e la nascita di Venezia, sul web le videoconferenze

Lunedì 29 Novembre 2021
Altino e la nascita di Venezia, sul web le videoconferenze
QUARTO D'ALTINO
Quale fu il ruolo di Altino e di Eliodoro nelle prime fasi di cristianizzazione e nella nascita di Venezia? A questa e altre domande vuole rispondere La carta di Altino con il ciclo di incontri Altino e la sua laguna agli albori del cristianesimo, proposto in videoconferenza a partire da dopodomani, mercoledì 1 dicembre.
Sull'onda delle iniziative veneziane dedicate ai 1600 anni della città, l'associazione vuole offrire nuovi spunti sulla Venezia prima di Venezia, dedicando a questo tema le note conversazioni altinati e invitando alcuni tra i più importanti nomi dell'archeologia ad approfondirlo. Il primo appuntamento (alle 21) sarà con Elisa Possenti dell'Universita di Trento che affronterà il tema: La città tardoantica di Altino e le prime fasi di cristianizzazione. Il 15 dicembre sarà Diego Calaon (Ca' Foscari) ospite della serata Immaginando lo spazio costiero di Altino: argini, valli e saline. Il 12 gennaio, con l'archeologa Bruna Nardelli, Attilio Mastrocinque (Università di Verona) e Luigi Sperti (Ca' Foscari) si affronterà il tema alle origini del cristianesimo altinate: la gemma di Cristo Soter. Il 26 gennaio la rassegna continua con Michela Agazzi (Ca' Foscari) e l'incontro La diocesi di Altino-Torcello, tra tarda antichità e Medioevo, dai siti ai materiali. Il 2 febbraio (solo in questo caso alle 18.30) con Lorenzo Calvelli (Ca' Foscari) si affronterà il tema de L'epigrafe funeraria di Sarmatio: la più antica testimonianza del cristianesimo nel territorio della laguna veneta? Ultimo appuntamento, sempre a febbraio in una data da definire, sarà con la direttrice del Museo Archeologico nazionale di Altino, Marianna Bressan.
Tutti possono partecipare alle videoconferenze, è sufficiente collegarsi a: https://unipd.zoom.us/j/89013420046. In particolare La Carta di Altino vuole ricordare la storia di sant'Eliodoro, primo vescovo di Altino. «Nel 370 ad Altino niente era più come prima, Roma non rappresentava più la sicurezza della città - scrivono gli organizzatori dell'evento -. E fu proprio Eliodoro a mettersi in moto, alla ricerca di nuove energie: tornato ad Altino dopo un viaggio in Palestina, animò una comunità illuminata dallo Spirito di Gesù. Nel 381, già vescovo di Altino, partecipò al concilio di Aquileia dove incontrò Sant'Ambrogio. Ma nel 396 morì Nepoziano, il nipote che aveva cresciuto come suo successore e, saltati i suoi progetti, Eliodoro riscopri nel silenzio e nella preghiera il suo apporto alla comunità, che fu guidata da altri, fino alla sua morte, nel 407». Il suo corpo, posto nell'altare maggiore della cattedrale di Altino, era molto caro agli altinati. Così tanto che decisero di portarlo con loro quando lasciarono la città e si trasferirono a Torcello. Nell'altare centrale dela cattedrale di Torcello, culla della nascente Venezia, è ancora oggi custodito il corpo di Eliodoro.
Melody Fusaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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