Va a fare un'escursione e muore dopo una caduta sul Chiampon

Mercoledì 18 Ottobre 2017
Va a fare un'escursione e muore dopo una caduta sul Chiampon
IL DRAMMA
GEMONA Ennesima tragedia sulle montagne del Friuli dove ha perso la vita un ragazzo di trent'anni di Venezia, Nicola Simion (in foto), che da alcune settimane era domiciliato a Gemona per motivi di lavoro. Il trentenne aveva accennato nei giorni scorsi ad alcuni colleghi di voler fare un'escursione sul monte Chiampon, ma non aveva dato indicazioni precise rispetto a quando sarebbe partito, se in compagnia di qualcuno, e rispetto all'esatta destinazione.
Simion, che si sentiva ogni giorno al telefono con la sua famiglia, ad un certo punto ha smesso di comunicare con tutti e di lui si è persa ogni traccia. L'allarme è scattato lunedì sera, nel giorno libero dal lavoro del giovane. Non riuscendo più a rintracciarlo, i familiari hanno chiamato i carabinieri della stazione di Gemona del Friuli, comandata dal luogotenente Giovanni Pes, ed è scattata la macchina dei soccorsi. Già nella serata di lunedì i volontari del Cnsas di Gemona del Friuli, insieme al Sagf della Guardia di finanza di Tolmezzo, erano usciti in perlustrazione, nel buio, con le torce, per cercare di individuarlo, senza però avere un punto di riferimento preciso. Quella prima uscita sui monti era fallita: troppo buio, poche informazioni, troppo vasta l'area da monitorare. Così le squadre sono rientrate nella notte, per uscire poi il giorno dopo, all'alba. Di buon mattino è stato allestito un campo base a Gemona. E da lì sono state coordinate le operazioni di ricerca, in una tremenda lotta contro il tempo, nella speranza di trovare vivo il trentenne. Oltre ai militari del Sagf di Tolmezzo e di Sella Nevea di Chiusaforte e ai volontari del Cnsas, sono scesi in campo anche l'équipe dell'elicottero della Protezione civile Fvg e un'unità cinofila. Le ricerche in mattinata non hanno dato alcun esito. Nel pomeriggio la drammatica svolta, intorno alle 16, dopo l'intervento dell'elicottero dei vigili del fuoco di Venezia. L'equipaggio del velivolo è riuscito a individuare il corpo del trentenne. A bordo c'erano i pompieri veneti, i militari del Sagf e i volontari del Cnsas. La squadra non ha potuto far nulla: Simion era morto. Il giovane era salito lunedì sulla cima del Monte Chiampon, lungo la via normale, partendo da Gemona; la sua auto è stata trovata posteggiata vicino all'abitazione dove viveva. Aveva quindi raggiunto la cima da dove aveva inviato un sms a un collega. Aveva quindi deciso di scendere lungo il versante nord, verso Casera Scric. Da quella parte c'è un sentiero che arriva sopra la verticale di forcella Sant'Agnese, a cui forse il trentenne puntava. Purtroppo la traccia di sentiero è interrotta da una frana e il sentiero è abbandonato. A causa di un disguido, insomma - è l'ipotesi - Simion potrebbe essere scivolato precipitando per alcune decine di metri, pare settanta, finendo in un canale, a quota 650 metri. Ottenuto il nulla osta da parte del magistrato di turno della Procura di Udine, la salma è stata recuperata. Ssono stati avvisati subito i familiari. Secondo un primo esame esterno, Simion sarebbe morto per le lesioni riportate nella caduta.
Paola Treppo
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