L'EPISODIO
UDINE «Kosovo libero. Il Kosovo non è Serbia, è Albania». È con queste parole che giovedì sera un uomo in bicicletta, uno straniero, forse albanese, avrebbe apostrofato in centro a Udine i ragazzi della Nazionale Serba Under 16 di basket, in città per l'Europeo di categoria che si sta disputando tra il Palasport Carnera e il palazzetto Mario Vecchiato di Pasian di Prato. Erano circa le 19 di Ferragosto, giornata di pausa nel calendario del torneo. I ragazzi della Nazionale serba, cui era stata concessa mezz'ora libera, stavano camminando lungo via Poscolle per rientrare nell'hotel di viale Ledra in cui sono alloggiati. Indosso avevano le magliette della Nazionale con la scritta Serbia. Il passante si è evidentemente accorto di loro. A quel punto avrebbe profferito quelle parole sul Kosovo all'indirizzo dei giovani che, secondo quanto finora ricostruito dalla Questura di Udine in base al racconto dei ragazzi, avrebbero continuato per la loro strada. L'uomo avrebbe quindi girato la propria bici e li avrebbe seguiti fino all'albergo. Un paio di ragazzi avrebbero riferito di averlo visto a un certo punto mettere una mano in tasca ed estrarre quello che poteva essere un coltellino, senza tuttavia mai brandirlo all'indirizzo dei ragazzi o utilizzarlo come minaccia nei loro confronti. Rientrata in albero, la squadra avrebbe segnalato l'episodio su cui ora indaga la Digos della Questura di Udine. I poliziotti stanno facendo tutti gli accertamenti del caso per ricostruire l'esatta portata di quanto accaduto in città e risalire all'identità dell'uomo. Al vaglio degli investigatori ci sono i filmati delle telecamere della zona in cui si sarebbero verificati i fatti. L'episodio è stato riportato su diversi media serbi e il vicepresidente della federazione cestistica serba Igor Rakocevic avrebbe riferito l'intenzione - sempre in base a quanto pubblicato dalla stampa di Belgrado - di contattare l'ambasciata per essere protetti. La Questura, che come sempre stava già svolgendo dei servizi di monitoraggio in favore della Nazionale serba così come di tutte le altre squadre partecipanti al torneo, intensificherà i controlli in particolare nei loro confronti. Sconfitta alla vigilia di Ferragosto di un punto dalla Spagna, la Nazionale serba è scesa comunque regolarmente in campo ieri nella gara vinta poi dalla Turchia. L'episodio non ha in alcun modo inficiato la buona riuscita del campionato europeo Under 16 che si sta svolgendo regolarmente all'insegna della pallacanestro e che si concluderà oggi con le finali.
E.V.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE «Kosovo libero. Il Kosovo non è Serbia, è Albania». È con queste parole che giovedì sera un uomo in bicicletta, uno straniero, forse albanese, avrebbe apostrofato in centro a Udine i ragazzi della Nazionale Serba Under 16 di basket, in città per l'Europeo di categoria che si sta disputando tra il Palasport Carnera e il palazzetto Mario Vecchiato di Pasian di Prato. Erano circa le 19 di Ferragosto, giornata di pausa nel calendario del torneo. I ragazzi della Nazionale serba, cui era stata concessa mezz'ora libera, stavano camminando lungo via Poscolle per rientrare nell'hotel di viale Ledra in cui sono alloggiati. Indosso avevano le magliette della Nazionale con la scritta Serbia. Il passante si è evidentemente accorto di loro. A quel punto avrebbe profferito quelle parole sul Kosovo all'indirizzo dei giovani che, secondo quanto finora ricostruito dalla Questura di Udine in base al racconto dei ragazzi, avrebbero continuato per la loro strada. L'uomo avrebbe quindi girato la propria bici e li avrebbe seguiti fino all'albergo. Un paio di ragazzi avrebbero riferito di averlo visto a un certo punto mettere una mano in tasca ed estrarre quello che poteva essere un coltellino, senza tuttavia mai brandirlo all'indirizzo dei ragazzi o utilizzarlo come minaccia nei loro confronti. Rientrata in albero, la squadra avrebbe segnalato l'episodio su cui ora indaga la Digos della Questura di Udine. I poliziotti stanno facendo tutti gli accertamenti del caso per ricostruire l'esatta portata di quanto accaduto in città e risalire all'identità dell'uomo. Al vaglio degli investigatori ci sono i filmati delle telecamere della zona in cui si sarebbero verificati i fatti. L'episodio è stato riportato su diversi media serbi e il vicepresidente della federazione cestistica serba Igor Rakocevic avrebbe riferito l'intenzione - sempre in base a quanto pubblicato dalla stampa di Belgrado - di contattare l'ambasciata per essere protetti. La Questura, che come sempre stava già svolgendo dei servizi di monitoraggio in favore della Nazionale serba così come di tutte le altre squadre partecipanti al torneo, intensificherà i controlli in particolare nei loro confronti. Sconfitta alla vigilia di Ferragosto di un punto dalla Spagna, la Nazionale serba è scesa comunque regolarmente in campo ieri nella gara vinta poi dalla Turchia. L'episodio non ha in alcun modo inficiato la buona riuscita del campionato europeo Under 16 che si sta svolgendo regolarmente all'insegna della pallacanestro e che si concluderà oggi con le finali.
E.V.
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