Un progetto per salvare la montagna

Domenica 24 Novembre 2019
Un progetto per salvare la montagna
L'INIZIATIVA
UDINE Sostenere e valorizzare le aziende di produzione lattiero-casearia del territorio della Carnia e delle comunità di riferimento, attraverso un'azione integrata capace di agire positivamente sul benessere umano, animale e ambientale, strettamente connessi. È il progetto che ha promosso Azienda per l'Assistenza Sanitaria 3 «Alto Friuli, Collinare, Medio Friuli». Il progetto è gestito in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agro-alimentari, Ambientali e Animali dell'Università di Udine, l'Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia professionisti dell'Unione territoriale intercomunale della Carnia e dell'Ersa, l'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, ed è sostenuto dalla Fondazione Friuli.
MONTAGNA
L'economia e la cultura montana sono da sempre legate al mantenimento di un circuito sociale caratterizzato da spiccata ruralità dove prevale la produzione zootecnica a dimensione familiare che ha garantito la fonte prevalente di reddito e caratterizzato l'ambiente e il paesaggio montano. L' azione svolta dal sistema agricolo, dalla gestione del territorio e del mantenimento del paesaggio, alla naturale funzione di inclusione sociale, sta venendo meno a causa di una grave crisi multifattoriale delle produzioni con conseguente abbandono delle terre. Di questo se ne è reso conto anche il personale dell'Azienda Sanitaria che ha rilevato come la corretta gestione dell'allevamento e della produzione ormai sia tanto strettamente correlata ad elementi di contesto di origine economica, sociale e ambientale da rendere imprescindibile un intervento su più fronti. D'altra parte anche l'attivazione di percorsi di inclusione sociale delle persone con maggiori fragilità è difficile da attuare in contesti socioeconomico depauperati.
BENESSERE
Considerate le molteplici ricadute sul piano della salute delle comunità, dei territori e del benessere animale, a seguito di un percorso formativo promosso dall'Azienda Sanitaria dell'area e condotto da Alberto Grizzo, un team di professionisti dei diversi enti e aree professionali ha dato avvio ad un progetto sperimentale in ottica One welfare Benessere unico. L'ottica One welfare considera il benessere umano, il benessere animale e la sostenibilità ambientale come inestricabilmente legati e quindi fortemente interdipendenti tanto che ogni azione per essere efficace deve essere in grado di produrre modificazioni positive all'interno dell'intero sistema. Il team ha lavorato quindi per favorire la conoscenza e la consapevolezza delle organizzazioni locali aziende e amministrazioni - e dei cittadini sui temi dell'agro economia al fine di creare le condizioni per lo sviluppo di esperienze imprenditoriali di multifunzionalità di paesaggio basato su modelli di economia circolare, che valorizzano le risorse locali e le relazioni tra le persone. Già alcune aziende hanno aderito al progetto offrendo la loro disponibilità a favorire percorsi di inclusione sociale di persone con fragilità nelle loro realtà produttive. Nel contempo sono stati sperimentati alcuni percorsi di salute nelle malghe locali che potrebbero essere offerti anche sotto forma di soggiorni esperienziali rivolti a turisti attenti. È obiettivo del team organizzativo trasmettere sensibilizzare i cittadini consumatori affinché diventino consapevoli del valore del prodotto latteo-caseario generato da un approccio dove la salute umana, animale, ambientale sono alla base della filiera produttiva. Il gruppo di lavoro si sta attivando anche per coinvolgere le amministrazioni locali a valorizzare le aziende produttrici che generano servizi ecosistemici investendo sul benessere e sul mantenimento del dell'ambiente grazie alla gestione corretta delle risorse comuni, quali sono i pascoli.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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