TEATRO ERT
Due beniamini del pubblico del Friuli Venezia Giulia impegnati in

Lunedì 11 Febbraio 2019
TEATRO ERT
Due beniamini del pubblico del Friuli Venezia Giulia impegnati in un testo inedito di uno degli autori regionali più apprezzati. Un momento difficile del triestino Furio Bordon, coprodotto dai teatri di Catania e lo Stabile del Fvg, vedrà in tournée per quattro serate nel Circuito Ert Massimo Dapporto e Ariella Reggio, diretti da Giovanni Anfuso. La pièce che ha per interpreti anche Debora Bernardi e Francesco Foti, sarà domani al Teatro Modena di Palmanova, mercoledì 13 febbraio al Nuovo Teatro Monsignor Lavaroni di Artegna e giovedì 14 febbraio all'Auditorium Centro Civico di San Vito al Tagliamento. Lo spettacolo ritornerà in Circuito anche in marzo, lunedì 11, per Smartheater, la rassegna di prosa del Teatro Luigi Bon di Colugna. Tutte e quattro le serate avranno inizio alle 20.45. Da martedì 26 febbraio a domenica 3 marzo andrà in scena anche al teatro Rossetti a Trieste.
Un momento difficile di Furio Bordon autore, tra gli altri, del capolavoro Le ultime lune che debuttò poco più di vent'anni fa con l'interpretazione di Marcello Mastroianni - racconta con profonda leggerezza e con tagliente ironia i difficili istanti che precedono la dipartita della madre del protagonista.
Proprio come un moderno Canto di Natale, ma senza né Natale né buone novelle, l'autore concede al protagonista, chiamato Tu, un'occasione, tramite questi spiriti del tempo. Ma questa occasione non servirà a Tu perché quando tutto è finito e giunge inesorabile l'addio ai nostri cari, rimane un senso di incompiuto, un bisogno di mettere a fuoco. Perché non si comprende mai abbastanza. E quando tutto finisce rimane solo un senso di vuoto per ciò che non si è detto o non si è fatto. «Chissà per quale strano meccanismo si radica in ognuno di noi spiega il regista la certezza che i genitori siano eterni; e non si è mai sufficientemente preparati alla loro partenza. Il momento difficile del titolo è l'ultimo istante insieme, è il momento del confronto con un vuoto che riempirà per sempre ogni giornata; perché c'è un momento in cui ogni figlio, figlio più non è».
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