Sulla Provincia di Udine cala il sipario fra le polemiche

Mercoledì 18 Aprile 2018
Sulla Provincia di Udine cala il sipario fra le polemiche
LA SEDUTA
UDINE Cala il sipario sulla Provincia di Udine. Anche se la cancellazione ufficiale sarà il 22 aprile, Palazzo Belgrado ha di fatto chiuso ieri il suo percorso politico: l'ultimo atto del consiglio è stato il trasferimento al Comune delle sue quote nella Fondazione del Teatro Nuovo. Non ha tenuto alcun necrologio il presidente, Pietro Fontanini; ha parlato invece il presidente dell'assemblea, Fabrizio Pitton (Ln): «Ritengo che questo sia stato un luogo esemplare di espressione democratica della volontà dei friulani e del territorio; un presidio etico-morale del Friuli. Grazie a tutti voi ha detto rivolto ai colleghi -, per il contributo importante che avete dato, tenendo al centro non l'appartenenza politica, ma la sensibilità dei cittadini. È stato un onore avere questa carica: non avrei voluto essere l'ultimo. Chiudo con una domanda: dopo questa riforma, forse il nostro Friuli è meglio tutelato di prima?».
I CONSIGLIERI
E se tutti i consiglieri intervenuti hanno ringraziato dipendenti e colleghi, il Pd non ha risparmiato alcune critiche: «L'impostazione generale di questa amministrazione è stata di una rappresentazione della Provincia come fortino che marcava i valori tradizionali del Friuli ha detto Alberto Soramel , e ha vissuto la politica nello stesso modo». «In questi anni è intervenuto Andrea Simone Lerussi -, è mancata la capacità di rappresentare il Friuli: la Provincia ha rappresentato se stessa e insistere che il suo venire meno determini il venir meno del Friuli è un danno».
Lerussi ha poi criticato i sindaci ribelli per aver fatto ricorso contro l'Uti per motivi elettorali. «Il percorso dei sindaci anti-Uti non è stato fatto per candidarsi, ma per difendere le autonomie locali gli ha risposto Renato Carlantoni (Fi) -. Resta il fatto che questa è l'unica regione senza province: 5 anni umiliati per la lenta spoliazione di una competenza che funzionava». Le Province sono state fonte di divisione ha detto invece l'autonomista Federico Simeoni -, perché probabilmente non sono state riempite di significato. Dispiace lo svuotamento, ma ora guardiamo avanti». E se Arnaldo Scarabelli (Pd) dall'alto dei suoi 12 anni sui banchi dell'opposizione ha ricordato le grandi personalità che si sono sedute a Palazzo Belgrado, Mauro Bordin (Ln) ha concluso: «Qui, in questi anni, ho visto passione e determinazione nel fare il meglio per il territorio, anche con idee diverse: questo ci porteremo dietro».
LA CERIMONIA
Sabato alle 11, si terrà una cerimonia ufficiale con Gianfranco Ellero, per ricordare la storia, finita, degli oltre 100 anni della Provincia. Tra gli altri punti all'ordine del giorno della seduta, c'era una variazione di bilancio di 281mila euro, con storni di spesa di 153.800 euro per coprire un debito fuori bilancio dovuto soprattutto a spese legali: 37mila al Comune di Basiliano per una causa persa contro la Romanello, altrettanti per un contenzioso risolto in conciliazione giudiziale in materia di lavoro per tre dipendenti; 6.500 agli avvocati dell'ex vicepresidente Fabio Marchetti che ha chiesto il rimborso dopo l'assoluzione in appello; 9mila alla Regione Fvg per le spese del Commissario inviato in Provincia per il passaggio di competenza sull'edilizia scolastica e 22mila euro per un cause degli anni passati.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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