Steward nel mirino dei social L'assessore: fanno sicurezza

Lunedì 17 Maggio 2021
Steward nel mirino dei social L'assessore: fanno sicurezza
SICUREZZA E POLEMICHE
PORDENONE Sono state definite «zavorre» pagate con i soldi dei cittadini. Qualcuno ha affibbiato loro, pure, l'aggettivo «inutili». Sul ruolo degli steward urbani, le pettorine gialle sentinelle del centro città, è in corso un dibattito acceso nel web. Chi riconosce un'importanza oggettiva, chi invece farebbe volentieri a meno della loro presenza. Entrati in servizio a fine 2017, supportando l'attività quotidiana di forze dell'ordine e polizia locale in un momento particolarmente critico sul fronte della sicurezza a Pordenone, i cittadini si sono ormai abituati a vederli in giro. Tra l'altro, nell'ingaggiarli, Pordenone è stato pioniere a livello nazionale.
L'ASSESSORE
«Offrono un contributo talmente importante sottolinea l'assessore Emanuele Loperfido che altre città hanno copiato il nostro progetto ora sostenuto economicamente dalla Regione. Ci siamo sempre avvalsi di personale qualificato che sa come intervenire in caso di emergenza e, soprattutto, come interagire con i cittadini». Gli steward, ai quali il Comune continuerà ad assegnare un monte ore, sono dai 4 ai 6 ogni giorno. «Il contratto in essere con l'agenzia attuale informa Loperfido è in scadenza. Ma già dalla prossima settimana, per quattro mesi, avremo in servizio altro personale. Queste figure, adeguatamente preparate, controlleranno soprattutto il centro, i parchi, i parcheggi in struttura e le aree più isolate che, soprattutto di sera, possono diventare ritrovo per sbandati e malintenzionati. Non solo: evitano che si formino assembramenti». Gli operatori con la pettorina gialla sono già stati protagonisti di diverse operazioni: dal ritrovamento di droga e refurtiva alla dissuasione dei comportamenti che turbano la quiete e il decoro urbano, dalle segnalazioni alle forze dell'ordine di ladri e persone sospette, specie in riferimento allo spaccio di stupefacenti, all'aiuto portato ad anziani e persone in difficoltà. «Particolarmente apprezzati sono i controlli nei parchi e nei parcheggi multipiano - riferisce Loperfido - dove commesse, segretarie e chi in generale parcheggia lì e riprende l'auto la sera si sentono rassicurati dalla loro presenza. Solo vedere gli steward ormai è un segno di conforto: le persone sanno che sono sul territorio e, anche grazie alle biciclette che hanno ricevuto in dotazione, lo monitorano». Sulle critiche degli ultimi giorni, l'assessore alla Sicurezza fa spallucce: «Vengono criticati da qualcuno osserva forse perché si vedono troppo spesso. E questo forse - usa l'ironia - può dare fastidio. Questa è la nostra città e questo è il modello che l'amministrazione ha voluto dare a Pordenone: un modello che, come ho avuto modo di dire anche in altre circostanze, piace e viene copiato. Finché saremo noi ad amministrare gli steward ci saranno. Se poi tra qualche mese dovesse arrivare un esecutivo di colore diverso dal nostro, questo prenderà le decisioni più opportune in tema di sicurezza della città».
I COMMERCIANTI
Per qualcuno (pochi) che li critica, molti esprimono invece «attestati di stima nei loro confronti. Ciò - riferisce Loperfido - dimostra l'efficacia del servizio che mira a rassicurare il cittadino. «Quella degli steward è un'iniziativa che la cittadinanza reputa molto utile. Lo dicono soprattutto i commercianti, specialmente quelli che lavorano lontano dai due corsi principali. Il solo fatto di vedere i controllori della sicurezza camminare per la città fa sentire i cittadini più tranquilli».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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