RISORSE
UDINE Un fondo di emergenza covid da 12 milioni di euro per le attività

Mercoledì 28 Ottobre 2020
RISORSE
UDINE Un fondo di emergenza covid da 12 milioni di euro per le attività produttive penalizzate dall'ultima stretta decisa dal Governo per il contenimento della pandemia, ma anche 500mila euro per la didattica a distanza e il riparto di 10 milioni per le comunità montane. Nella manovra d'autunno arrivano - sotto forma di emendamenti di giunta - anche gli aiuti per le categorie strette nella morsa della crisi dovuta all'epidemia da coronavirus e per i settori più in difficoltà come la scuola. «Conosciamo i sacrifici cui sono chiamati i cittadini di questa regione e faremo tutti gli sforzi possibili per cercare di dare una mano a tutti», dice l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, che, dopo la seduta di giunta straordinarie, in videoconferenza, ha condiviso le proposte dell'esecutivo con i capigruppo.
IL FONDO
Il pezzo forte (che sarà inserito come emendamento all'assestamento autunnale in discussione oggi in consiglio) è il fondo da 12 milioni «destinato alle attività produttive della regione penalizzate dalle ultime restrizioni governative» annunciato dallo stesso presidente Massimiliano Fedriga, dopo il confronto con i suoi assessori. «Questo - ha detto Fedriga - è l'ulteriore doveroso sforzo che il governo regionale ritiene giusto compiere per conciliare il contenimento della pandemia e la tenuta economica del settore produttivo». Quei fondi, che consentiranno di erogare dei contributi a chi è in difficoltà, come spiega Zilli, «derivano dai fondi di ammortamento dei mutui, dai rientri. Otto milioni arrivano dalla direzione Autonomie locali e riguardano sia i recuperi della Tari sia i costi del personale risparmiati, visto che in questa situazione non sono stati fatti dei concorsi. L'entità massima dei contributi erogabili è ancora da definire. Per il momento abbiamo messo da parte le risorse per dare incentivi a favore dei soggetti individuali o meno che a causa della situazione di chiusura dell'attività nell'ultimo trimestre dell'anno dovessero subire una contrazione degli introiti. Aspettiamo di capire cosa succederà. Poi faremo una delibera con i criteri, le tipologie e le risorse, previo parere della competente commissione consiliare. A gestire l'erogazione saranno i Catt e i Cata».
GLI EMENDAMENTI
In arrivo anche un altro mezzo milione per il 2021 per la didattica digitale integrata, dopo le restrizioni alle lezioni in presenza per le superiori. La giunta ha previsto ulteriori fondi (in aggiunta a quelli statali) per le scuole per l'acquisto di dispositivi digitali, come pc, tablet, laptop, notebook o netbook da dare in comodato gratuito alle famiglie degli studenti che ne siano sprovvisti ma anche per comprare monitor, telecamere e altri strumenti. L'emendamento proposto prevede di semplificare la procedura: non servirebbe un'istanza da parte delle scuole, ma ci sarebbe un riparto diretto (con un occhio di riguardo anche alle scuole che sono presidi degli ospedali) sulla base dei dati già in possesso degli uffici. In totale, saranno 59 gli istituti statali che potranno accedere al beneficio, oltre a una decina di scuole paritarie. Come spiega Zilli, d'intesa con la collega Alessia Rosiolen, si prevede «che il riparto venga approvato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge». Gli altri principali ritocchi contenuti negli emendamenti di giunta riguardano anche «l'ampliamento dell'operatività delle politiche attive del lavoro, l'istituzione dell'Ufficio unico di Aquileia (sulla base del protocollo fra Regione, Anci, Uoi e Uncem, con 30mila euro per il 2020 ndr), il riparto dei fondi per la comunità di montagna e l'estensione delle tipologie di acquisto di dispositivi previsti dal Programma regionale della sicurezza. Oltre a ciò è stata decisa la proroga di alcuni termini di accesso ai contributi nel settore dell'artigianato (andrebbero istruite oltre 200 istanze: si mira alla semplificazione ndr), turismo, alberghi diffusi e impiantistica sportiva, in considerazione dell'emergenza Covid-19 che ha allungato i tempi di evasione delle pratiche». Quanto al fondo montagna, la giunta prevede il riparto già in norma: 3,1 milioni alla Comunità di montagna della Carnia, 1,1 milioni circa alla Comunità del Canal del Ferro e Valcanale, 1,1 milioni alla Comunità di montagna del Gemonese, 2,8 milioni circa alla Comunità Destra Tagliamento e Dolomiti friulane, 1,6 milioni alla Comunità Natisone e Collio e infine 790 mila euro alla Comunità collinare del Friuli. Per rispondere alle richieste di diversi Comuni, gli enti locali che hanno ricevuto risorse sul Programma sicurezza per l'acquisto di dispositivi di protezione personale potranno utilizzarle anche per spese in conto capitale per comprare ozonizzatori per la sanificazione, auto e vestiario.
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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