Ravedis, tempi lunghi per il collaudo

Sabato 30 Gennaio 2021
MONTEREALE
«Il collaudo funzionale della diga di Ravedis, con la definizione completa dell'esercizio, potrà avvenire soltanto dopo il completamento della modifica del sistema di movimento delle paratoie degli scarichi di fondo, mentre gli interventi di adeguamento sono stati finanziati con delibera del Cipe 54/20016, e prevedono l'affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2021». Lo ha anticipato l'assessore regionale all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, rispondendo a un'interrogazione in consiglio regionale.
Come ha specificato l'assessore, la complessità della realizzazione della diga di Ravedis e il suo finanziamento a lotti hanno finora consentito soltanto l'esecuzione di collaudi tecnico-amministrativi. Tuttavia, ciò ha consentito un avvio quantomeno parziale dell'impianto, con quote stabilite dai singoli collaudi effettuati e sotto lo stretto controllo dell'Ufficio dighe di Venezia. Scoccimarro ha poi colto l'occasione per evidenziare che l'impianto, già così com'è parzialmente attivato, nel corso degli eventi meteorologici del 6, 7 e 8 dicembre scorso ha fornito un apporto essenziale per la laminazione dell'onda di piena delle acque. Infatti, sotto il controllo dell'Unità di comando e controllo che si attiva in caso di allerta meteo nella sala operativa della Protezione civile, Ravedis ha garantito che la somma degli scarichi congiunti di Meduna e Cellina non superasse mai la portata di 1200 metri cubi al secondo.
Scoccimarro ha inoltre reso noto che dal gennaio 2020 sono state attivate le procedure necessarie con l'Autorità di distretto, che per legge è la destinataria del finanziamento per la realizzazione della galleria scolmatrice tra gli invasi di Cà Selva e Cà Zul a Tramonti di Sopra, e all'integrazione delle opere di scarico della diga di Ponte Racli: è la prassi necessaria per pervenire a un Accordo di programma tra la Regione e il ministero per l'attuazione della progettazione.
L.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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